- Oggi al Fram Museum di Oslo, alla presenza del ministro norvegese della Pesca e degli Affari Costieri, Elisabeth Aspaker, il gruppo navalmeccanico italiano Fincantieri e l'Institute of Marine Research (IMR), l'ente di ricerca oceanografico e ittico del governo norvegese, hanno firmato un contratto per la costruzione di una nave rompighiaccio oceanografica destinata a operare nelle acque polari. Il progetto, promosso dal governo norvegese, ha un valore complessivo di circa 175 milioni di euro.
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- Con 9.000 tonnellate di stazza lorda, una lunghezza di otre 100 metri e una larghezza di 21, la nuova nave potrà ospitare a bordo 55 persone, tra ricercatori, studenti ed equipaggio, in 38 cabine e sarà allestita seguendo gli elevati standard di comfort delle navi passeggeri. A prua avrà un hangar che potrà ospitare due elicotteri e sarà dotata di una strumentazione complessa in grado di indagare la morfologia e la geologia dei fondali marini.
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- Fincantieri ha sottolineato che la nave sarà tra le più avanzate rompighiaccio al mondo, e costituirà un presidio ad elevato contenuto tecnologico per lo studio dell'ambiente marino. Sarà costruita seguendo criteri che minimizzano l'impatto ambientale e riducono il rumore irradiato sott'acqua in modo da consentire studi su pesci e mammiferi marini e potrà svolgere le proprie attività di ricerca oceanografica e idrografica in qualsiasi teatro operativo.
- La nuova unità, il cui design è stato curato da Rolls Royce Marine, prenderà il mare nella seconda metà del 2016 e sarà pienamente operativa a partire dall'inizio del 2017.
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- L'Institute of Marine Research (IMR), che ha sede a Bergen e conta 700 dipendenti, possiede direttamente o opera per conto di altri istituti norvegesi, diverse navi da ricerca con le quali effettua missioni su scala globale anche in collaborazione con i principali enti oceanografici mondiali.
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- L'armatore della nuova nave sarà il Norwegian Polar Institute, per conto del governo norvegese. La nave, che effettuerà missioni su scala globale e sarà impiegata per studiare le modalità e le conseguenze del cambiamento climatico nell'ambiente artico, si chiamerà Kronprins Haakon, in onore dell'erede al trono di Norvegia, e sarà costruita in Italia nel cantiere integrato di Riva Trigoso-Muggiano di Fincantieri, prima di concludere l'allestimento e le prove in mare in Norvegia negli stabilimenti di VARD, società del gruppo Fincantieri.
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- «L'acquisizione di questa nuova nave da ricerca - ha dichiarato Elisabeth Aspaker, ministro norvegese della Pesca e degli Affari Costieri - contribuirà alla conoscenza degli ecosistemi sia nelle regioni artiche che antartiche. Si tratta di uno strumento di notevole importanza non solo per il nostro Paese ma per tutta la comunità scientifica internazionale».
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- «Questo - ha confermato Tore Nepstad, managing director dell'Institute of Marine Research - è un passo importante per tutti gli enti norvegesi che si occupano di ricerca nell'emisfero settentrionale e meridionale. Dobbiamo ancora affrontare molte sfide nella nostra battaglia per comprendere la natura. Gli effetti del cambiamento climatico sono una delle aree di ricerca in cui abbiamo bisogno di un'unità tecnologicamente avanzata come la Kronprins Haakon».
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- L'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha espresso la soddisfazione del gruppo italiano per questo ordine, «acquisito - ha sottolineato - da un cliente di grande rilevanza e che richiede alti standard qualitativi e operativi». «Con questa nave - ha aggiunto - faremo un ulteriore passo avanti nella frontiera tecnologica e dell'innovazione supportati anche dalla collaborazione sempre più stretta con i colleghi di VARD».
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