- L'agenzia governativa brasiliana Secretaria de Portos da Presidência da República (SEP) ha assegnato i primi terminal portuali al settore privato dopo la promulgazione della nuova legge sui porti n. 12.815 che è entrata in vigore lo scorso giugno ( del 6 giugno 2013). Si tratta di tre terminal per merci generali nei porti di Niterói, Guarujá e São João da Barra, dove gli investimenti e i volumi di traffico previsti ammontano rispettivamente a 60 milioni di real (19 milioni di euro) e sette milioni di tonnellate/anno, 17 milioni di real e 112 milioni di tonnellate/anno e 142,5 milioni di real e 44 milioni di tonnellate/anno, di un terminal per rinfuse nel porto di Santos, con un investimento e un traffico previsti di 2,2 miliardi di real e 12,1 milioni di tonnellate/anno, e di un terminal passeggeri nel porto di Porto Belo, con un investimento e un traffico previsti di 1,8 miliardi di real e 80 milioni di passeggeri/anno. Per quattro terminal si tratta di contratti di concessione del tipo TUP (Terminais de Uso Privado) previsti dalla nuova normativa sui porti, mentre per il terminal di Santos si tratta dell'ampliamento di un terminal privato già in esercizio.
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- Inoltre sono stati approvati anche dieci terminal situati al di fuori di aree portuali negli Stati di Espírito Santo (Aracruz), di Pará (Barbacena, Itaituba e Juruti), di Amazonas (tre terminal a Manaus), di Bahia (due terminal a Ilhéus) e di Rondônia (Porto Velho).
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- Complessivamente per i 15 terminal l'investimento previsto ammonta a 6,4 miliardi di real (due miliardi di euro).
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- L'agenzia SEP ha precisato che d'ora in poi la concessione di terminal sarà assegnata a ritmo continuo e che, secondo una stima del governo federale, gli attuali 59 progetti in fase di autorizzazione consentiranno di attrarre investimenti privati per altri 11,4 miliardi di real circa.
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