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Entro marzo verrà deciso in quale porto trasportare la Costa Concordia e a giugno il relitto sarà rimosso dall'Isola del Giglio
In lizza per lo smantellamento ci sono 12 porti e destinazioni, di cui quattro in Italia (Civitavecchia, Genova, Piombino e Palermo), quattro in Turchia e una rispettivamente in Francia, Norvegia, Regno Unito e Cina
10 gennaio 2014
Entro il prossimo marzo verrà deciso in quale porto trasportare il relitto della Costa Concordia per il suo smantellamento e il prossimo giugno la nave da crociera sarà rimossa dall'Isola del Giglio, dove è naufragata all'inizio del 2012. Lo ha annunciato oggi il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, presentando la tempistica per la rimozione della nave, incontro al quale hanno partecipato anche il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, l'amministratore delegato di Costa Crociere, Michael Thamm, e il responsabile del progetto di rimozione, Franco Porcellacchia.
Gabrielli ha spiegato che sono 12 i porti e le destinazioni che si sono offerte di accogliere il relitto della Costa Concordia, di cui quattro sono porti italiani - Civitavecchia, Genova, Piombino (dove sono due le società ad aver presentato proposta per lo smantellamento) e Palermo - quattro sono porti turchi, uno è lo scalo francese di Marsiglia e gli altri tre sono molto distanti dal luogo del naufragio essendo in Norvegia, nel Regno Unito e addirittura in Cina.
Il capo del Dipartimento della Protezione civile ha specificato che se il porto di destinazione dovesse essere a una distanza tale da non consentire il trasporto diretto, la nave sarà trasportata in un porto intermedio dove sosterà fino all'inizio del prossimo autunno quando la Dockwise Vanguard dell'olandese Dockwise, la compagnia prescelta per il trasporto del relitto ( del 10 ottobre 2013), potrà trasportarla a grandi distanze.
Da parte sua il ministro Orlando ha specificato che il governo preferirebbe che il relitto venisse smantellato in un porto nazionale, anche in considerazione della riduzione dei rischi di carattere ambientale consentita dal trasporto del relitto su una breve distanza. Orlando ha dichiarato anche preferibile il traino della nave mediante rimorchiatori, piuttosto che il suo imbarco sulla Dockwise Vanguard, la più grande nave semisommergibile del mondo.
Nel corso dell'incontro è stato reso noto che l'attuale stima dei costi del progetto di rimozione del relitto della Costa Concordia, ad eccezione del suo trasporto e smantellamento, è di oltre 600 milioni di euro, cifra che - è stato evidenziato - non sarà a carico dello Stato. L'amministratore delegato di Costa Crociere ha specificato che sinora il 70% della spesa diretta è stata effettuata in Italia, in cui - ha spiegato Michael Thamm - sono stati spesi circa 261 milioni di euro.
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