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Nel secondo semestre del 2013 è proseguito il deterioramento dei risultati economici di OOIL
L'intero esercizio annuale è stato archiviato con un utile netto di 47,1 milioni di dollari (-84%)
10 marzo 2014
Anche nel secondo semestre del 2013, così come nel primo ( dell'8 agosto 2013), il gruppo Orient Overseas (International) Ltd. (OOIL) ha registrato una flessione dei risultati economici rispetto ai corrispondenti periodi dell'anno precedente. Nel periodo luglio-dicembre dello scorso anno OOIL ha totalizzato infatti un utile netto di 62,3 milioni di dollari su ricavi per 3,21 miliardi di dollari, con diminuzioni rispettivamente del -65% e del -4% sulla seconda metà del 2012. L'utile operativo è calato del -54% a 87,0 milioni di dollari.
Il gruppo di Hong Kong ha archiviato l'intero esercizio annuale 2013 con un utile netto di 47,1 milioni di dollari su ricavi per 6,23 miliardi di dollari, con contrazioni rispettivamente del -84% e del -4% sul 2012. L'utile operativo è diminuito del -73% a 90,3 milioni di dollari. Ricordiamo che nel 2013 la flotta di portacontainer della filiale Orient Overseas Container Line (OOCL), che costituisce il core business del gruppo, ha trasportato volumi di carico pari a quasi 3,5 milioni di teu, con un incremento del +1,5% sull'anno precedente, generando ricavi per 5,6 miliardi di dollari (-4,9%) ( del 24 gennaio 2014).
«Nel 2013 - ha commentato il chairman di OOIL, C C Tung - nel settore di linea il trasporto marittimo ha registrato un'attenuazione. I livelli dei noli sono stati deludenti, in particolare nel corso del primo semestre dell'anno. Nella seconda metà dell'anno sono migliorati sia il trasporto fisico dei carichi che le prospettive, generando un lieve miglioramento del mercato. Anche se nel 2013 la domanda di trasporto marittimo containerizzato è stata inferiore rispetto alle previsioni precedenti, anche la crescita dell'offerta di capacità è stata inferiore alle attese e ciò ha contribuito all'assolutamente necessario, seppur lieve, rialzo dei noli nella seconda metà dell'anno. Nel comparto - ha spiegato Tung - nel 2013 le consegne di nuove costruzioni hanno raggiunto un livello record di tonnellaggio con quasi 1,4 milioni di teu. Con la demolizione di vecchio tonnellaggio pari a circa 440.000 teu avvenuta nel 2013, nel mercato l'offerta complessiva di capacità è cresciuta del +5,7% rispetto ad una crescita del +4,2% della domanda globale di trasporto. L'immissione delle più grandi nuove costruzioni nei traffici Asia-Europa ha innescato un effetto a cascata nei traffici transpacifici, che a sua volta ha comportato il trasferimento di un considerevole numero di navi di medie dimensioni verso altre rotte di traffico. Questo effetto a cascata ha determinato un notevole eccesso di capacità nei traffici intra-asiatici e con l'Australia/Oceania nonché nei traffici transpacifici ed ha portato volatilità nel mercato».
Tung ha ricordato che «nel 2014 si prevede che un'ulteriore crescita del tonnellaggio determinerà un mantenimento dell'eccesso di capacità. Si prevede, tuttavia - ha specificato - che nel 2014 la crescita della domanda sarà superiore rispetto a quella del 2013. Con la ripresa negli Stati Uniti che è ora un dato di fatto, con una ripresa che porterà l'eurozona su un terreno più solido e con l'attuale traiettoria di crescita economica cinese e giapponese dovremo attenderci un miglioramento degli scambi commerciali nonostante la recente incertezza nei mercati emergenti. Ciò è vero soprattutto per i principali traffici est-ovest. Infatti questo trend dovrebbe significare un miglioramento delle prospettive per i traffici transpacifici, Asia-Europa e intra-asiatici e risultati più positivi per il settore nel suo complesso».
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