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Regione, Provincia e Comune chiedono la convocazione del Comitato Portuale di Trieste per affrontare le questioni di rilevanza strategica
L'assessore Santoro conferma l'impegno dell'ente regionale a favorire lo sviluppo del porto
3 aprile 2014
La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, la presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, e il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, hanno inviato una lettera alla presidente dell'Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi, chiedendo di convocare il Comitato Portuale per mantenere aggiornata l'informazione e la discussione tra i soggetti istituzionali in merito alle questioni di rilevanza strategica per il porto giuliano e il territorio.
Nella comunicazione inviata alla Monassi si sottolinea inoltre come la gara sulla Piattaforma logistica, le prospettive dell'area di Servola, la privatizzazione di Trieste Terminal Passeggeri ed il recupero di Porto Vecchio sono temi di prioritario interesse del territorio in merito ai quali l'Autorità Portuale di Trieste ha dato notizia, in larga parte, soltanto attraverso comunicazioni a mezzo stampa. Per tale motivo i presidenti di Regione e Provincia ed il sindaco hanno richiesto la convocazione del Comitato Portuale affinché - hanno spiegato - fatti e notizie di pubblica discussione possano essere trattati nella sede più appropriata e dall'organo a ciò deputato. Serracchiani, Bassa Poropat e Cosolini hanno ricordato che, fatta eccezione per le due sedute del 3 e 12 febbraio scorso dedicate esclusivamente all'Accordo di Programma per l'area di Servola, il Comitato Portuale non si riunisce dal 12 dicembre 2013.
Intanto l'assessore regionale alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, intervenendo a Trieste ad un seminario sull'intermodalità tra mare e ferrovia promosso da UIC e FIATA, ha confermato che la Regione è impegnata a tutti i livelli e nell'interlocuzione con il governo centrale e con l'Unione Europea a favorire lo sviluppo del porto di Trieste nell'ambito di una visione strategica che ritiene indispensabile un sistema efficiente di collegamenti soprattutto ferroviari con il suo retroporto e con i mercati di riferimento, in primis Austria e Germania. L'assessore ha sottolineato come sul piano infrastrutturale l'azione della Regione sta puntando a ridefinire l'intesa generale quadro con lo Stato, nell'undicesimo allegato, in cui sono stati inseriti con carattere di assoluta priorità l'ampliamento del Molo VII e il riassetto complessivo del nodo ferroviario di Trieste, opere indispensabili per assecondare l'attuale trend di crescita dei traffici portuali e ferroviari che fanno riferimento allo scalo giuliano. Sul piano programmatorio, invece, ha ribadito che la delibera della giunta regionale sul nuovo Piano Regolatore del porto di Trieste ha la finalità di accompagnare l'Autorità Portuale alla sua approvazione nelle sedi governative.
In merito poi alle proposte di legge che a livello nazionale puntano alla riforma e alla razionalizzazione del sistema portuale nazionale, l'assessore Santoro ha espresso la convinzione che gli scali del Friuli Venezia Giulia, e Trieste in particolare, hanno le carte in regola per essere pienamente competitivi. Infine ha espresso il plauso della Regione nei confronti di imprenditori coraggiosi, come il gruppo Parisi, che hanno accettato e vinto la scommessa di investire nel porto di Trieste, e ha confermato la vicinanza dell'amministrazione alle imprese: credo che mai come ora - ha rilevato - istituzioni e imprese devono collaborare perché è attraverso le sinergie che si possono raggiungere questi obiettivi condivisi.
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