- Oggi a Roma si è svolta una riunione tra il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, quello dell'Ambiente, Gianluca Galletti, e il sottosegretario dei Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, nel corso della quale si è preso atto dell'impegno della CLIA (Cruise Lines International Association) con il quale l'associazione delle compagnie crocieristiche fa volontariamente e unilateralmente proprie le disposizioni della Capitaneria di Porto di Venezia sulle restrizioni imposte al transito delle grandi navi nel bacino di San Marco, sospese un mese fa dal Tar per il Veneto ( del 17 marzo 2014)
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- In particolare, dal 30 novembre 2014 le navi con stazza lorda superiore alle 96.000 tonnellate non passeranno più dal Bacino di San Marco e dal canale della Giudecca. Inoltre da subito le compagnie si impegnano a impiegare carburanti per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% in massa, dall'ingresso e per tutta la permanenza in Laguna. Infine è prevista la riduzione già dal 2014 dei transiti delle navi da crociera di oltre 40 mila tonnellate nel canale della Giudecca.
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- «Positivo - ha commentato il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti - il segnale che giunge dagli armatori a cui chiedo anche di evitare di far transitare per Venezia navi vecchie e quindi meno sicure. La scelta che i “grattacieli del mare” non passino più per il bacino di San Marco è oramai acquisita a tutela dell'ambiente lagunare e del miracolo artistico che è Venezia. Procederemo in tempi brevissimi con la scelta del percorso alternativo per assicurare “agibilità” ambientale e tutelare l'economia turistica».
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- «Venezia - ha sottolineato il ministro Lupi - non può più aspettare. Il fattore tempo è decisivo. La disponibilità delle compagnie è in questo senso positiva per un periodo transitorio, ora dobbiamo assumerci come governo la responsabilità di una soluzione definitiva». A tal proposito è stato annunciato che la presidenza del Consiglio convocherà per la fine della prossima settimana una riunione con i tre ministeri coinvolti al fine di individuare la soluzione definitiva per il percorso alternativo per raggiungere la Stazione Marittima e dare così piena attuazione alla legge Clini-Passera.
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- L'impegno assunto dalla CLIA è stato accolto favorevolmente anche dal presidente dell'Autorità Portuale di Venezia: «sono lieto - ha spiegato Paolo Costa - che le compagnie di navigazione crocieristica abbiano accolto l'invito ad accettare in forma volontaria le limitazioni al traffico così come concordato lo scorso 5 novembre a Palazzo Chigi e sulle quali il Tar del Veneto aveva imposto la sospensiva. Sono ancor più lieto - ha spiegato - perché oggi, a fronte di questo impegno, il governo ci conferma che entro il 2016 avremo una via d'acqua alternativa per arrivare in Marittima senza passare davanti San Marco. Si elimina così la sproporzione disarmonica tra le grandi navi e il costruito veneziano senza mettere in crisi la crocieristica veneziana e nazionale, il porto di Venezia come un tutto e l'economia veneziana e veneta».
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- Intanto oggi il ministro dell'Ambiente, riferendosi all'ipotesi di trasferimento in Turchia del relitto della nave Costa Concordia per il suo smantellamento che è stata prospettata dal capo della Protezione civile e commissario per l'emergenza sul naufragio della Concordia, Franco Gabrielli, in occasione dell'audizione informale odierna presso la commissione Ambiente della Camera dei Deputati, ha ribadito che «la Concordia va smantellata in Italia. Il nostro Paese - ha sottolineato Gian Luca Galletti - ha subito tutte le conseguenze di questa tragedia: le vittime, i danni all'ambiente, le ricadute economiche e il grave danno d'immagine. È giusto che oggi l'Italia possa avere nuove opportunità di lavoro e, più in generale, per l'economia legata allo smantellamento della nave».
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