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Presentato in Comitato Portuale il dossier degli investimenti in atto nel porto di Savona-Vado
In attesa di chiudere l'iter che assegnerà alla Compagnia Portuale altri cinque anni di contratto, è stata approvata una proroga di 90 giorni
19 dicembre 2014
Ieri, nell'ultima seduta dell'anno, il Comitato Portuale di Savona ha approvato il numero delle autorizzazioni ex articolo 16 legge 84/94 e una proroga di 90 giorni alla Compagnia Portuale CULP Savona Pippo Rebagliati per la fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo in attesa di completare il procedimento del rinnovo dell'autorizzazione alla stessa cooperativa CULP per ulteriori cinque anni. L'Autorità Portuale ha ricordato che questi due temi avevano suscitato preoccupazioni tra i lavoratori e le forze sindacali di categoria che avevano anche espresso perplessità su un eventuale aumento del numero di autorizzazioni alle cooperative articoli 16. L'ente portuale ha spiegato che, con la richiesta di ricercare un equilibrio nella determinazione del lavoro portuale, il Comitato Portuale, dopo un confronto serrato, ha dato mandato al presidente Gian Luigi Miazza di definire entro gennaio la proceduta di rinnovo alla CULP mettendola ai voti nel primo Comitato del 2015, a gennaio. Con decisione unanime, inoltre, il Comitato ha stabilito di individuare in 19 il numero complessivo di autorizzazioni per il 2015 (12 imprese titolari di concessioni ex art.18, tre imprese autorizzate allo svolgimento di operazioni portuali, art.16 A, e quattro imprese autorizzate allo svolgimento dei servizi portuali, art.16B), rinviando ad una seduta successiva l'esame delle richieste di autorizzazioni da parte di altre cooperative.
Sono stati approvati anche tutti i rinnovi delle concessioni demaniali annuali e pluriennali.
Nel corso della riunione il presidente dell'Autorità Portuale di Savona Miazza ha quindi comunicato i contenuti del “Resoconto degli interventi”, ovvero l'elenco dei progetti già in essere e finanziati nei bacini portuali di Savona e Vado che è stato inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri per il Piano Nazionale della Portualità e della Logistica, la cui definizione è prevista dalla legge cosiddetta “Sblocca Italia” che all'articolo 29 prevede la sua presentazione entro 90 giorni dalla data di conversione del decreto legge del 12 settembre 2014. Il documento inviato dall'Autorità Portuale ligure al governo presenta 860 milioni di investimenti, di cui 520 di provenienza pubblica interamente finanziati e 340 milioni derivanti da impegni di operatori e investitori privati, tutti - ha specificato l'ente - rigorosamente documentati nel “libro” che rendiconta lo stato del cantiere della piattaforma multipurpose a Vado, arrivato al 25% dei lavori; gli investimenti già realizzati e in programma per il potenziamento del sistema ferroviario integrato con il sistema logistico del porto; gli interventi in corso come il nuovo ponte mobile nella Darsena Vecchia e la nuova sede dell'Autorità Portuale. Per la parte privata sono stati elencati gli investimenti degli operatori portuali finalizzati a completare la dotazione infrastrutturale del porto: la copertura dei parchi di stoccaggio carbone a Bragno; l'impianto di movimentazione e stoccaggio bitume; l'ampliamento delle strutture con un deposito nuovo per Savona Terminals Spa; la costruzione di un progetto multipiano per i traffici ro-ro presso Savona Terminal Auto Spa. Già concretizzati gli investimenti per il secondo terminal crociere, totalmente a carico della compagnia Costa e in via di completamento quello per cinque silos per prodotti liquidi a carico di Monfer Spa. Ai nastri di partenza anche il progetto di Depositi Costieri Spa per realizzare quattro serbatoi dedicati agli oli vegetali non energetici e due investimenti importanti da parte di BuT Scrl e di Colacem Spa rispettivamente per l'acquisto di macchinari per il confezionamento di merci lavorate e di mezzi per la movimentazioni e per il totale riammodernamento degli impianti.
«In corso di esecuzione - ha ricordato Miazza- ci sono interventi per 480 milioni di euro. È previsto vengano spesi 86 milioni di euro in cantieri che apriranno già nel prossimo anno, mentre i restanti 294 milioni daranno luogo all'apertura di cantieri non appena sarà ultimata la fase autorizzativa».
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