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Saipem, San Giorgio del Porto e Gruppo Neri hanno presentato il nuovo polo di demolizione navale progettato a Piombino
L'inizio dell'attività è previsto entro la metà del 2016
23 marzo 2015
Sabato a Firenze il gruppo Saipem, la San Giorgio del Porto e il Gruppo Neri hanno presentato il proprio progetto per la costruzione e gestione di un impianto di demolizione navale controllata, o ship recycling, nel porto di Piombino, con l'obiettivo di farne un punto di riferimento nel Mediterraneo per le navi da avviare allo smantellamento.
La suddivisione degli spazi dell'impianto progettato per Piombino prevede un'area di banchina per l'ormeggio iniziale delle navi e la preparazione alla demolizione, un'area in parte coperta destinata alle lavorazioni in cui si svolgeranno le operazioni di demolizione vere e proprie ed un'area logistica dedicata agli uffici e alla sosta dei mezzi per il personale e per il trasporto dei materiali. Le tre aziende hanno reso noto di aver presentato all'Autorità Portuale di Piombino e dell'Elba istanza di concessione pluriennale per le strutture del porto di Piombino attualmente in fase di completamento.
Si prevede che le prime navi da demolire potranno essere ricevute entro la metà del 2016 una volta che saranno completate le infrastrutture portuali, si sarà espletato l'iter autorizzativo e saranno state allestite tutte le attrezzature necessarie per l'avvio dell'attività di demolizione navale.
Sono previsti dagli 80 fino ai 250 occupati. Diverse le professionalità che saranno coinvolte nelle attività: esperti in ingegneria navale e ambientale, addetti alla logistica e alla movimentazione dei materiali, operatori per le demolizioni e smontaggi, esperti in gestione dei rifiuti e dei materiali di risulta, esperti in tematiche ambientali per la conduzione dei monitoraggi e delle analisi ambientali e della sicurezza e qualità. Previsto anche un accordo con l'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa per l'impiego di tecnologie innovative e processi automatizzati quali sistemi di taglio e disassemblaggio integrati da sistemi di visione e sensoriali, sistemi robotici di movimentazione de materiali e droni per l'ispezione tecnica e la sorveglianza.
Saipem, San Giorgio del Porto e Gruppo Neri hanno precisato che per la gestione delle attività di ship recycling costituiranno un soggetto giuridico nuovo.
Saipem e San Giorgio del Porto lavorano già assieme nell'ambito del consorzio costituito dalle due aziende per realizzare il progetto di smantellamento e riciclo della nave da crociera Costa Concordia, attualmente in corso a Genova.
«Riteniamo - ha spiegato l'amministratore delegato della genovese San Giorgio del Porto, Ferdinando Garrè - che il porto di Piombino possa diventare un polo nazionale di demolizione navale controllata. Si tratta di una grande opportunità di business e di sviluppo, che dimostra anche la volontà di fare sistema e un segno di possibili sinergie fra i porti italiani».
«Crediamo in questo progetto - ha aggiunto l'amministratore delegato di Neri Group, Piero Neri - che vede il Gruppo Neri lavorare insieme a due grandi player globali come Saipem e San Giorgio del Porto per il rilancio del porto del Piombino e lo sviluppo del territorio. Si tratta di una nuova sfida che ci auguriamo avrà successo e che riteniamo possa essere foriera di ulteriori iniziative complementari».
«Con questo progetto - ha commentato Paolo Carrera, Environment and renewables commercial vicepresident di Saipem - Saipem mantiene e aumenta il proprio impegno nella gestione di progetti di ingegneria fortemente indirizzati alla tutela della salute, della sicurezza sul lavoro e alla salvaguardia ambientale, mettendo in campo tutte le proprie competenze di gestione di progetti complessi».
Il 24 aprile 2014 il governo, la Regione Toscana, la Provincia di Livorno, il Comune e l'Autorità Portuale di Piombino hanno sottoscritto un Accordo di Programma che prevede un impegno da parte del governo per l'avvio delle attività di smantellamento navale a Piombino attraverso la demolizione di un primo lotto di navi della Marina Militare Italiana che rappresenterà una prima importante commessa per l'area.
Saipem, San Giorgio del Porto e Gruppo Neri hanno evidenziato che le opportunità di sviluppo si estenderanno anche grazie alle normative internazionali ed europee che prevedono lo smaltimento delle navi di proprietà di armatori europei - circa il 37% delle navi in circolazione - in impianti che presentino elevati standard di sicurezza del lavoro e di salvaguardia ambientale.
Partecipando alla presentazione del progetto, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha sottolineato che «la reindustrializzazione di Piombino è una scommessa vinta. Grazie agli investimenti di Regione e governo - ha rilevato - Piombino avrà una vera rinascita industriale, con tre importanti partner e nuove aziende che mostrano sempre più interesse per quell'area».
«Due anni fa - ha aggiunto Rossi - Piombino era in lutto. Ora è rinata grazie ad una buona politica industriale pubblica ed a 240 milioni di investimento di Regione e governo, che hanno attratto oltre 1.100 milioni di investimenti privati. A Piombino il pubblico non è stato inerte, ha lavorato seriamente per realizzare l'ammodernamento del porto, per le bonifiche e per incentivi alle imprese. Tutto questo l'ha resa altamente attrattiva».
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