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Stabile il traffico delle merci nel porto di Ravenna a febbraio
Nei primi due mesi del 2015 sono state movimentate 3,6 milioni di tonnellate (-6,1%)
27 marzo 2015
Nel primo bimestre del 2015 il porto di Ravenna ha movimentato 3,6 milioni di tonnellate di merci, con un calo del -6,1% rispetto ai primi due mesi dello scorso anno. Gli sbarchi sono stati pari a 3,1 milioni di tonnellate (-5,3%) e gli imbarchi a 498mila tonnellate (-10,7%).
L'Autorità Portuale ha reso noto che nel primo bimestre di quest'anno le merci secche hanno segnato un calo del -6,5% (168mila tonnellate in meno), le rinfuse liquide hanno invece fatto registrare una lieve crescita pari al +1,1%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container sono risultate in calo del -3,7% e quelle su rotabili sono diminuite del -21,9%. La causa di tale contrazione - ha spiegato l'ente - è riconducibile all'interruzione, a settembre 2014, della linea con la Grecia (per un incidente accaduto in Grecia ad un traghetto Grimaldi, quest'ultimo è stato sostituto proprio con la nave impiegata a Ravenna) che è ripresa, a tutti gli effetti, solo alla fine di febbraio.
Nel solo mese di febbraio 2015 il traffico è stato pari a 1,7 milioni di tonnellate, in linea con quello di febbraio dello scorso anno.
«Febbraio - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco - nel complesso è andato abbastanza bene, visto che il traffico si è mantenuto stabile nonostante i problemi causati dalla violenta alluvione che ha colpito la costa tra il 5 e il 7 febbraio e per la quale il sindaco ha chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza per calamità naturale. Resta comunque fondamentale intervenire al più presto sia per il ripristino dei fondali in avamporto, dove la mareggiata ha depositato ingenti quantità di sabbia, sia per l'avvio del Progetto “Hub portuale di Ravenna”, visto che rispetto ai primi due mesi del 2014 il calo complessivo è di oltre il 6%. Questo è un dato significativo che ci deve esortare, nonostante le mille difficoltà, ad andare avanti con il nostro progetto che, come non mi stancherò mai di ripetere, è la sola ancora di salvezza per questo scalo e per tutta l'occupazione che da esso scaturisce».
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