- Nel porto di Napoli sarà istituita una commissione che, nell'ambito dei vincoli di bilancio dell'Autorità Portuale, valuti dove e come intervenire per una riduzione dei costi dello scalo portuale. Lo ha deciso oggi il Comitato Portuale durante una seduta interamente dedicata all'analisi dei costi diretti e indiretti dello scalo che pesano sulla sua competitività.
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- «La seduta - ha spiegato il commissario straordinario dell'authority portuale, Francesco Karrer - è servita per inquadrare la questione che è complessa e che non si presta ad una semplice comparizione con altri porti. I costi, infatti, di un porto, siano essi i canoni o le tariffe sui servizi tecnico-nautici, variano da porto a porto in base a diversi fattori (dalla tipologia delle banchine, agli spazi), per cui è indispensabile definire quali sono le voci comparabili e in base a quali criteri, per poi decidere su quali elementi intervenire».
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- L'importanza della rivisitazione dei costi del porto su cui gravano anche voci come i tempi di verifica doganale delle merci, la viabilità, i tempi di trasporto, è stata sottolineata da tutti i rappresentanti delle categorie portuali. In particolare è stata richiamata l'attenzione sulla perdita nell'ultimo anno di 100mila contenitori pieni e sull'urgenza di trovare soluzioni che consentano, attraverso una riduzione complessiva dei costi, di recuperare il traffico perso, ovviamente nel rispetto dell'obbligo del pareggio di bilancio.
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