- Oggi alla Camera dei Deputati si è svolto il convegno “Turismo Nautico Ricchezza del Paese” che è stato organizzato dal Partito Democratico alla vigilia della discussione in aula della legge delega per la riforma del Codice della Nautica da Diporto e della presentazione della Legge Finanziaria.
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- «È la prima volta - ha sottolineato la presidente di Ucina Confindustria Nautica, Carla Demaria, intervenendo all'incontro - che un convegno sulla nautica entra alla Camera. È un fatto straordinario e tangibile di un concreto cambio di atteggiamento della politica, frutto certamente di nuove sensibilità e anche del proficuo lavoro svolto da UCINA Confindustria Nautica in questi ultimi anni». Demaria ha anticipato che al prossimo Salone Nautico, che si terrà dal 30 settembre al 5 ottobre alla Fiera di Genova, UCINA presenterà una ricerca della Fondazione Symbola «che - ha spiegato - ritocca il moltiplicatore di occupazione della nautica, prima fermo al 6,4% che mostrerà valori a due cifre. Per questo - ha rilevato - la nautica deve essere un argomento di cui questo paese discute per trarne beneficio».
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- Nel corso del convegno è stato ricordato che una ricerca dell'Osservatorio Nautico Nazionale chiarisce alcuni valori economici, spesso sottovalutati, della nautica da diporto, e in particolare che per ogni 3,8 barche si crea un posto di lavoro e per ogni addetto alla costruzione si creano 6,5 posti di lavoro nell'indotto. Inoltre i diportisti sono tra i “turisti” più interessanti per spesa giornaliera distribuita sul territorio, che arriva a superare i cento euro pro capite al giorno. Il contributo al Pil del turismo nautico è di 1,5 miliardi di euro.
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- Il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, ha parlato della difficile situazione in cui si trovano molti marina turistici dopo l'emanazione retroattiva dell'aumento dei canoni demaniali: «siamo qui - ha specificato - per ringraziare la politica: negli ultimi mesi è stata molto positiva la riduzione dell'Iva al 10% per i posti barca dedicati al transito, ma - ha sottolineato - a dicembre scade il decreto e bisogna che questo diventi una legge stabile. Uno strumento che serve ad attrarre nuovi diportisti. Purtroppo siamo coinvolti in un enorme contenzioso perché siamo stati messi in difficoltà dall'aumento dei canoni fino a sei volte. I porti turistici non vogliono avere canoni di vantaggio, ma solo concordati e stabili per praticare una corretta programmazione economica».
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- Il deputato Tiziano Arlotti del PD ha evidenziato che «la nautica da diporto è un settore industriale e quindi va aiutato con politiche industriali conseguenti. Lunedì - ha ricordato - arriva in aula la legge delega richiesta da UCINA, presentata dall'onorevole Mario Tullo, pensiamo di chiudere la discussione in settimana. Perché ci sembra importante arrivare a Genova con questo risultato per dare un segnale positivo. Il tema del Codice della Nautica da diporto - ha aggiunto - mira a una semplificazione amministrativa decisa. Dispone l'equiparazione a tutti gli effetti dei marina resort alle strutture turistico ricettive come già previsto dal decreto approvato prima dell'estate. La legge dei canoni va rivista, perché il provvedimento del 2007 ha fatto carta straccia dei contratti di sottomissione che i privati avevano sottoscritto con lo Stato».
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