- Confindustria Romagna, l'unione federativa costituita all'inizio di quest'anno dalle associazioni industriali Confindustria Ravenna, Unindustria Rimini e Unindustria Forlì-Cesena, ha criticato la decisione del governo di abbandonare il progetto del collegamento stradale E55 da Civitavecchia a Venezia. «Il progetto - ha ricordato Confindustria Romagna - risale al 1992; 23 anni dopo - ha evidenziato l'associazione delle imprese industriali della regione - si sta ancora discutendo della sua validità o meno. Ciò testimonia che, sulle infrastrutture, il nostro Paese ha sofferto di lungaggini e discussioni spesso puramente ideologiche».
- Confindustria Romagna ha precisato di concordare «con le prese di posizione preoccupate degli enti locali romagnoli, perché - ha spiegato l'associazione - si è sempre ritenuto vitale per lo sviluppo dell'economia dell'area vasta un miglioramento dei collegamenti stradali verso il Nord Est, attraverso Venezia». Pertanto Confindustria Romagna, specificando che l'associazione degli industriali è «consapevole dell'importanza di un progetto strategico per l'area vasta romagnola come quello della E55», ha esortato a «dar corso con immediatezza alla realizzazione del tratto stradale Cesena-Ravenna-Ferrara, così come previsto nella progettazione della E55».
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- «Questo primo tratto - ha specificato Confindustria Romagna - dovrebbe, a nostro avviso, essere stralciato dalla precedente progettazione e reso cantierabile per dare la possibilità alle industrie della Romagna e al porto di Ravenna di avere quanto prima un efficiente collegamento verso il Nord Est».
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- Circa il porto di Ravenna, Confindustria Romagna ha ricordato di aver preso nei mesi scorsi una posizione molto chiara a proposito dello sviluppo dello scalo portuale, «sottolineando la necessità di un progetto per l'escavo dei fondali che fosse realistico e teso ad assicurare una maggiore competitività a tutta l'economia romagnola».A tal proposito l'associazione ha ribadito «le preoccupazioni per i ritardi che si stanno accumulando nell'approfondimento dei fondali».
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- Infine, per quanto riguarda i collegamenti ferroviari, che Confindustria Romagna ha evidenziato essere «certamente molto importanti per consentire al nostro territorio di essere competitivo sul piano della logistica sulle tratte lunghe», l'associazione ha osservato «che nella pianificazione degli investimenti di RFI 2012/2016 non è previsto quasi nulla per la linea adriatica. Sarà perciò importante, quando si aprirà la discussione sugli investimenti che arrivano al 2020 - ha concluso Confindustria Romagna - concordare con RFI il potenziamento della linea, soprattutto per il trasporto merci».
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