- Ieri il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali che hanno organizzato per venerdì prossimo a Gioia Tauro la manifestazione unitaria “Noi ci crediamo!”, che è stata indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Mare per lo sviluppo del porto. Sottolineando che non è più possibile attendere ulteriori ritardi, i sindacati hanno chiesto «l'attuazione delle misure indispensabili per invertire il processo di grave difficoltà di tutta l'area portuale. Per farlo - hanno precisato - servono: interventi immediati per attrarre merci ed investimenti finalizzati al rilancio del porto, dell'area industriale ed allo sviluppo dell'intero territorio; l'attivazione del progetto “gateway”, un terminal intermodale nave/ferro/gomma per non far rimanere il porto solo ed esclusivamente transhipment; l'istituzione della ZES, l'abbattimento delle tasse di ancoraggio, la riduzione delle accise sui carburanti ed energia, la riduzione dei costi relativi alle concessioni per le aziende in crisi (interventi necessari per la competitività del sito e dell'aria portuale), il mantenimento degli attuali livelli occupazionali nelle unità produttive al fine di evitare trasferimenti in altre realtà».
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- Nel corso della riunione di ieri, alla quale hanno partecipato tra gli altri il commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, Davide Barbagiovanni Minciullo, e l'assessore regionale al Sistema della logistica, sistema portuale regionale e sistema Gioia Tauro, Francesco Russo, Oliverio, assicurando la presenza della Regione alla manifestazione di venerdì, ha ricordato che la Regione ha sempre dichiarato il carattere strategico che riveste l'infrastruttura portuale, «un carattere - ha sottolineato - che è tale non solo per la Calabria ma per l'Italia».
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- «Sul porto, sul suo rilancio, sul suo sviluppo - ha aggiunto il presidente della Regione - stiamo dando corpo ad una nuova e fattiva attenzione ed avviato una forte interlocuzione con il governo. Gioia Tauro è infatti il cuore di una intesa istituzionale, per la quale la Regione ha avanzato proposte precise. Abbiamo infatti chiesto di agire sul versante della fiscalità, per rendere competitivo il porto di Gioia Tauro rispetto agli altri porti del Mediterraneo, ed abbiamo avanzato la proposta di istituzione della ZES, compatibile con il regime di aiuti. Nella intesa, ancora, abbiamo posto il rafforzamento del collegamento ferroviario: gateway, sagome ferroviarie, lunghezza treno. Proposte tutte, queste, che hanno l'interesse da parte del ministro. Nel contempo - ha proseguito Oliverio - abbiamo fatto scelte, mettendo in bilancio risorse, per agire sulla tassa di ancoraggio. Altri obiettivi sui quali stiamo lavorando sono il bacino di carenaggio, aspetto non secondario, sia dal punto di vista dell'occupazione che del rafforzamento della capacità attrattiva, e la valorizzazione del retroporto. In questa direzione, ed in quella dell'avvio di una politica industriale intorno all'infrastruttura, abbiamo lavorato per un investimento corposo nel settore dell'automotive, arrivando alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa con il Ministero dell'Economia, la Regione Puglia ed Invitalia che porterà alla produzione di auto a Gioia Tauro. Particolare attenzione viene data allo sviluppo dell'agroalimentare affinché, insieme alla piattaforma del freddo, possa costituire settore propulsivo alle caratteristiche peculiari sia della Calabria che del porto internazionale di Gioia Tauro. Importanti risorse - ha concluso il presidente della Regione Calabria - sono infine in discussione a valere sul PON che verrà presentato nella sua struttura principale il 6 novembre a Napoli».
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