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Prosegue il calo dei risultati economici e di traffico della divisione Container del gruppo HHLA
Nel trimestre luglio-settembre i terminal portuali hanno movimentato 1,6 milioni di container (-15,4%)
12 novembre 2015
Nel terzo trimestre id quest'anno si è ulteriormente accentuata la flessione del traffico containerizzato movimentato dai terminal portuali gestiti da Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA) e si è anche pressoché azzerata la crescita dei volumi movimentati dal gruppo tedesco nel settore intermodale. Nel periodo i container terminal portuali di HHLA hanno movimentato oltre 1,6 milioni di teu, con contrazione del -15,4% rispetto al terzo trimestre del 2014, mentre le spedizioni nel segmento intermodale sono state pari a 342mila teu (+0,6%).
HHLA ha chiuso il terzo trimestre del 2015 con un utile dopo le imposte di 27,2 milioni di euro su ricavi per 283,8 milioni di euro, con diminuzioni rispettivamente del -8,3% e del -8,8% sul corrispondente periodo dello scorso anno. Nel solo segmento della movimentazione portuale dei container il gruppo ha totalizzato un utile operativo di 26,0 milioni di euro (-39,2%) su ricavi per 166,8 milioni di euro (-12,6%), nel segmento intermodale un utile operativo di 17,2 milioni di euro (+93,9%) su ricavi per 92,0 milioni di euro (-1,4%) e nel segmento logistico un utile operativo di 448mila euro (-226,9%) su ricavi per 15,7 milioni di euro (-6,1%).
«Il perdurare del difficile contesto operativo globale con cui Hamburger Hafen und Logistik AG si confronta - ha spiegato il presidente del gruppo tedesco, Klaus-Dieter Peters - sta ora avendo un chiaro impatto. La conseguente diminuzione del nostro traffico container marittimo contrasta con un ulteriore incoraggiante aumento del trasporto di container via terra. Tuttavia la crescita che abbiamo conseguito nel nostro segmento intermodale - ha confermato Peters - non è più in grado di compensare completamente il calo del traffico dei container nei nostri terminal di Amburgo e Odessa».
«Stiamo rispondendo alla situazione attuale - ha proseguito Peters - prendendo in esame le nostre strutture dei costi e rivedendo i nostri piani di investimento. Tuttavia - ha precisato - continueremo ad ottimizzare i nostri container terminal di Amburgo, in linea con la tendenza verso l'impiego di navi più grandi, e ad automatizzare ulteriormente le nostre strutture e processi, aumentando la loro flessibilità. Inoltre continueremo ad investire nell'espansione del nostro network terrestre e nella nostra attività di trazione in linea con la domanda. Ciò perché l'andamento positivo nel segmento intermodale, con un aumento a due cifre del risultato operativo, avvalora la nostra decisione strategica di posizionare questo segmento come un solido e altrettanto forte pilastro a fianco del segmento Container e di ampliarlo ulteriormente».
Nei primi nove mesi del 2015 i terminal portuali del gruppo hanno movimentato un traffico dei container pari a più di 5,0 milioni di teu, con una riduzione del -11,8% sul periodo gennaio-settembre dello scorso anno, mentre nel comparto intermodale sono stati movimentati 996mila teu (+2,4%).
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