- La Federazione del Mare, organizzazione che rappresenta il cluster marittimo italiano, e l'Associazione dei Porti Italiani, che rappresenta le Autorità Portuali nazionali, hanno espresso compiacimento per il via libera da parte della Camera dei deputati delle nuove norme che semplificano i dragaggi nei porti ( del 22 dicembre 2015).
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- «Siamo molto lieti - hanno sottolineato Umberto Masucci, vicepresidente della Federazione del Mare, e Francesco Messineo, presidente dell'Autorità Portuale di Marina di Carrara e delegato Assoporti per il tema dragaggi - dell'approvazione da parte della Camera delle norme sull'ambiente contenenti previsioni di semplificazione in tema dei dragaggi nei cosiddetti “siti di interesse nazionale”».
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- Federazione del Mare e Assoporti hanno ricordato che per lungo tempo il cluster marittimo si è battuto per questo obiettivo, al fine di restituire competitività ai porti italiani, e che a febbraio, in occasione di un convegno dedicato ai dragaggi organizzato da Federazione del Mare, Assoporti e Federagenti, conclusosi con la sottoscrizione di una posizione in comune in materia poi accolta da tutto il cluster e trasmessa ai vertici del governo, venne manifestato apprezzamento per l'opera della sottosegretaria di Stato Silvia Velo: «oggi - hanno affermato Masucci e Messineo - siamo felici di vedere che il loro impegno si sia concretizzato in una disposizione normativa che ha concluso il suo iter in Parlamento. Ci aspettiamo ora - hanno aggiunto - una celere individuazione dei criteri per l'applicazione delle nuove norme, in linea, cosi come espressamente dice la legge, con quanto fatto in altri Stati dell'UE, cosi da sbloccare le numerose situazioni di grave criticità esistenti in molti porti italiani».
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- Federazione del Mare e Assoporti hanno concluso ribadendo «l'urgenza e l'interesse generale della questione di una progressiva emarginazione di diversi porti nazionali dai traffici mercantili, turistici e pescherecci, emergenza - hanno evidenziato le due associazioni - che richiede un intervento tempestivo dello Stato, anche sul piano finanziario».
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