- Nel 2015 il porto di Ancona ha movimentato 8,59 milioni di tonnellate di merci, con una progressione del +0,3% sull'anno precedente. Il lieve incremento è stato prodotto dalla sostenuta crescita dei traffici dei container e dei rotabili. Le merci containerizzate sono state pari a 1,20 milioni di tonnellate (+5,5%) e sono state totalizzate con una movimentazione di contenitori pari a 178.476 teu (+8,2%). Il traffico ro-ro è ammontato a 2,18 milioni di tonnellate (+7,8%).
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- Lo scorso anno il volume complessivo delle rinfuse liquide movimentato dal porto è invece calato del -1,2% scendendo a 4,72 milioni di tonnellate. La flessione è stata determinata dalla riduzione del -19,0% del traffico dei prodotti petroliferi, attestatisi a 1,74 milioni di tonnellate, che è stata quasi interamente compensata dall'aumento del +13,5% del petrolio grezzo che è salito a 2,98 milioni di tonnellate. In calo anche le merci solide, che sono state pari a 497mila tonnellate, con una contrazione del -22,0% che sconta soprattutto la negativa performance dell'importazione di carbone, mentre in forte progressione sono risultati i prodotti metallurgici, i minerali e i manufatti con 154mila tonnellate (+36%).
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- Nel segmento dei passeggeri sono state movimentate 1,0 milioni di persone (-6,5%), di cui 39mila crocieristi (+5,5%) e 971mila passeggeri dei traghetti (-6,9%).
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- L'Autorità Portuale di Ancona ha evidenziato che il risultato conseguito dal porto nel 2015 nel settore delle merci è «importante perché conferma il buon andamento degli ultimi anni in cui la movimentazione di merci è tornata ai livelli del 2010, arrestando il calo progressivo determinato sia dalla crisi economica internazionale che dalla riduzione delle attività produttive della Raffineria API di Falconara».
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- «I dati - ha rilevato il presidente dell'ente portuale, Rodolfo Giampieri - illustrano il dinamismo delle imprese operanti nello scalo dorico, sostenute quest'anno dal significativo potenziamento delle infrastrutture portuali, a riprova della stretta correlazione tra le opere portate a termine e la domanda di traffico. Il riconoscimento del ruolo di sistema del porto internazionale di Ancona - ha affermato Giampieri - è un ulteriore impulso a proseguire decisi nel programma delle opere e nel miglioramento della qualità dei servizi che il porto offre a beneficio della competitività e dell'occupazione ed a creare forti sinergie con gli altri scali che faranno parte del nuovo sistema».
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