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Respinti i ricorsi per bloccare la cessione della quota dell'AP di Venezia in APVS, che controlla Venezia Terminal Passeggeri
Il Tar per il Veneto ha rigettato le richieste di Finpax, SAVE e Portabagagli del Porto di Venezia
24 marzo 2016
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, con ordinanza pubblicata oggi, ha respinto i ricorsi presentati da Finpax Srl, SAVE Spa e Portabagagli del Porto di Venezia Soc. Coop. contro l'Autorità Portuale di Venezia, APV Investimenti e Veneto Sviluppo per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia della gara per l'alienazione della partecipazione nella APVS Srl detenuta da APV Investimenti (APVI ), la società per la gestione e lo sviluppo degli investimenti di intera proprietà dell'Autorità Portuale di Venezia.
APVS, che è partecipata con il 66% circa dall'Autorità Portuale di Venezia e con il 34% circa da Veneto Sviluppo, la finanziaria della Regione del Veneto che detiene un diritto di prelazione sulla cessione della quota dell'ente portuale, è la società che controlla Venezia Terminal Passeggeri Spa (VTP), l'azienda che gestisce il traffico dei passeggeri nel porto di Venezia, di cui detiene il 53% del capitale. La restante quota del capitale di VTP è partecipata da Finpax Srl (22,18%)m SAVE Spa (22,18%) e dalla Camera di Commercio di Venezia (+2,64%).
La cessione della quota di APV Investimenti in APVS era stata deliberata lo scorso ottobre dal Comitato Portuale di Venezia ( del 26 ottobre 2015).
Il giudice ha negato la sussistenza dei necessari presupposti di diritto, tenuto conto, tra l'altro, che l'importo a base d'asta è stato determinato da una adeguata attività istruttoria e che gli interessi dei ricorrenti possono trovare adeguata garanzia in occasione dell'eventuale esercizio del diritto di prelazione.
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