- Oggi il primo ministro della Baviera, Horst Seehofer, ha visitato il porto di Trieste accompagnato dal commissario straordinario dello scalo portuale italiano, Zeno D'Agostino, dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e dall'assessore regionale alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro. La visita è avvenuta nel quadro dell'incontro programmato per discutere una più stretta collaborazione tra Baviera e Friuli Venezia Giulia che ha portato alla sottoscrizione odierna di un accordo di cooperazione in campo economico, in particolare nei settori dei trasporti, della formazione e della competitività.
-
- «Oggi - ha sottolineato Seehofer - quella del trasporto e della logistica è una delle industrie più importanti dello Stato Libero di Baviera. La sua collocazione centrale fa della Baviera uno degli snodi per eccellenza del sistema europeo dei trasporti. È per questo che siamo molto interessati ad avere un facile accesso ai porti dell'Adriatico settentrionale. Questi hanno tratto beneficio dalla crescita degli scambi commerciali tra l'Estremo Oriente e l'Europa e particolare importanza con l'ampliamento dell'Unione Europea».
-
- «Trieste - ha proseguito Seehofer - è il porto più vicino per la Baviera: non solo la distanza tra Monaco di Baviera e il porto di Trieste è più breve rispetto a quella con i porti del Mare del Nord, ma i trasporti per l'Estremo Oriente attraverso i porti del nord come Amburgo richiedono circa cinque giorni di trasporto marittimo in più rispetto a Trieste. Trieste, quindi, offre un notevole risparmio di costi e un vantaggio competitivo».
-
- Durante la visita a Seehofer sono state illustrate in particolare le attività del porto giuliano che interessano la multimodalità, con specifico riferimento ai terminal dedicati ai traghetti turchi e al terminal contenitori. Il presidente del Land bavarese e la presidente della Regione hanno potuto osservare le movimentazioni in corso sulla banchina del Molo VII su una portacontainer da 12mila teu. È stato tra l'altro ricordato che il terminal contenitori, anch'esso a forte vocazione ferroviaria, è in procinto di essere ampliato per 200 metri in lunghezza e 400 in larghezza e punta, come ha spiegato il presidente della società terminalista Trieste Marine Terminal (TMT), Fabrizio Zerbini, a conseguire l'obiettivo di 1,2 milioni di teu.
-
- Seehofer si è soffermato, infine, sull'illustrazione dell'attività del terminal Siot-Gruppo Tal, il cui oleodotto copre l'intero fabbisogno petrolifero del sud della Germania. «La Baviera - ha rilevato Seehofer - inizia qui. Mezzo secolo fa era ancora uno stato agricolo e nel frattempo siamo diventati una regione industriale, tutto questo è iniziato grazie alla pipeline che parte da Trieste».
-
- Debora Serracchiani ha sottolineato che ora si colgono i frutti del primo incontro tenutosi a Monaco un anno fa dal quale è scaturita la firma odierna dell'intesa ed ha precisato che l'accordo non rappresenta una prima tappa iniziale, o un punto di arrivo, ma una sorta di road map, con l'auspicio che in futuro il rapporto di collaborazione possa estendersi anche ad altre aree tematiche.
|