- L'appalto del valore di oltre quattro milioni di euro per la stesura della progettazione definitiva del sistema portuale offshore-onshore di Venezia, comprendente una piattaforma d'altura al largo di Malamocco e un primo container terminal che sorgerà in area Montesyndial a Porto Marghera, è stato aggiudicato ad un consorzio guidato dalla cinese China Communication Constructions Company (CCCC) e partecipato dalle società italiane 3Ti Progetti di Roma ed E-Ambiente di Marghera.
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- L'Autorità Portuale di Venezia, che con l'entrata in vigore nei giorni scorsi del decreto di riorganizzazione dei porti italiani è stata ribattezzata Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e la sua giurisdizione è stata estesa al porto di Chioggia, ha reso noto che il consorzio guidato dall'azienda cinese, che è il quinto general contractor mondiale, è stato l'unico a superare la stringente soglia di sbarramento prevista dal bando della gara internazionale a cui hanno preso parte le migliori società di ingegneria mondiale provenienti, oltre che dall'Italia, anche da Francia, Spagna, Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Cina e Stati Uniti.
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- Il progetto preliminare del nuovo approdo offshore era stato presentato dall'Autorità Portuale nel 2010 ( del 23 settembre 2010). Il consorzio vincitore della gara avrà il compito di sviluppare la progettazione definitiva della diga e del molo container del terminal d'altura, da collegare al terminal a terra a Marghera in area Montesyndial con un sistema di trasporto nautico incentrato su imbarcazioni denominate Mama Vessel, nonché di eseguire le attività di monitoraggio e indagini ambientali per la durata di 180 giorni.
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- Il presidente dell'Autorità Portuale ha rimarcato il «successo in termini di partecipazione e risposta» della gara internazionale bandita per lo studio e la progettazione del sistema portuale onshore-offshore: «le società di progettazione e costruzione tra le migliori del mondo - ha evidenziato Paolo Costa - si sono interessate a quella che, fino a qualche tempo fa, era solo un'idea sulla carta. Con il loro apporto, hanno contribuito a renderlo un progetto credibile, sostenibile e interessante non solo per l'Italia, ma per tutti quei Paesi che, per motivi diversi, hanno necessità di spostare la movimentazione e la gestione dei container offshore anche per motivi anti-terrorismo. Non nascondo la mia soddisfazione nel poter annunciare che il primo della lista è il consorzio italo-cinese, guidato dalla China Communication Constructions Company Group, che sta studiando da tempo il progetto, anche nella prospettiva della sua costruzione, gestione e finanziamento e che per questo ha deciso di creare un apposito raggruppamento europeo di imprese per poter prendere parte alla gara di progettazione».
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- «È questa - ha concluso Costa - una ulteriore, e spero definitiva, conferma della bontà del progetto. Una risposta positiva ai nostri sforzi, ma anche una risposta, spero incontrovertibile, a tutti coloro che erano scettici, e spesso critici, verso la possibilità di trovare un partner disposto a realizzare un sistema portuale all'avanguardia che potrà dare a Venezia, all'Italia e all'Europa una capacità di ricezione e inoltro delle merci efficiente e all'altezza delle aspettative del mondo produttivo italiano e non solo, sempre più operante sui mercati globali».
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