- Oggi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio ha visitato il porto di Ancona in occasione dell'inaugurazione dei lavori di potenziamento della Banchina 22, che viene posta in grado di consentire l'operatività delle gru semoventi di recente acquisizione da parte degli operatori portuali.
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- La banchina 22 sul Molo Sud del porto di Ancona - ha sottolineato l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale - rappresenta un asset strategico per il porto di Ancona, che in 13 mesi di lavori disporrà di un moderno accosto pienamente operativo e caratterizzato da una notevole flessibilità d'uso, a servizio dei traffici merci in contenitori e di merci varie che nel 2016 hanno registrato una crescita rispettivamente del +4% e del +6% sull'anno precedente ( del 7 febbraio 2017).
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- Le opere inaugurate sono la vasca di colmata del porto, recentemente utilizzata per completare il dragaggio della Banchina allestimento Fincantieri ultimato lo scorso 7 febbraio, il sito del prolungamento della Banchina rettilinea, i cui lavori saranno avviati entro la primavera per il prolungamento di 273 metri, con ulteriori 35.000 metri quadri di nuovi piazzali, per un incremento di offerta di ulteriori 140.000 teu/anno, il bacino della Banchina rettilinea oggi operativa, che sarà portato a -14 metri di profondità rendendo Ancona - ha rilevato l'AdSP del Mar Adriatico Centrale - l'unico porto in Adriatico oltre a Trieste a disporre di fondali di tali caratteristiche, e il Molo Clementino con il Porto Antico e l'area di nuovo banchinamento per le navi di più moderna concezione.
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- Per la realizzazione dei lavori vengono spesi 4,3 milioni di euro. Si tratta - ha evidenziato il presidente dell'ente portuale, Rodolfo Giampieri - di «un investimento per un'infrastruttura utile ed orientata al mercato con l'obiettivo sia di un ritorno economico sugli investimenti, che per un aumento del lavoro e dell'occupazione».
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- In occasione della visita il ministro Delrio, che era accompagnato, oltre che da Giampieri, dal Prefetto di Ancona, Antonio D'Acunto, e dal direttore Marittimo delle Marche, contrammiraglio Francesco Saverio Ferrara, si è soffermato sulla costituzione in atto delle nuove Autorità di Sistema Portuale italiane che, frutto della nuova specifica normativa varata lo scorso anno, subentrano alle Autorità Portuali concentrando in un solo ente la gestione di più scali portuali. «Le nuove AdSP dell'Italia come porta d'Europa nel Mediterraneo - ha sostenuto il ministro - si ispirano a modelli europei, con strutture decisionali snelle, che favoriscono investimenti, lavoro, produttività. Qui ad Ancona è stato condotto un lavoro importante. Ancona, per noi è un punto insostituibile, una delle porte dell'Oriente. Deve continuare così e con la nuova riforma potrà crescere ancora meglio». «Le AdSP - ha aggiunto Delrio - rispondono al Ministero, ma appartengono alle città. Sono un bene comune del territorio e degli enti locali. Dare il via oggi a nuovi lavori, vuol dire anche rendere concreta, a questo territorio bello ma provato, di poter ripartire».
- «Il contesto della portualità - ha concluso il ministro - è buono. Dai primi dati sappiamo che nel 2016 i porti italiani hanno superato gli 11 milioni di passeggeri, un record storico (Delrio si riferisce evidentemente al traffico dei soli crocieristi che aveva segnato il precedente record nel 2013 con poco più di 11 milioni di passeggeri delle crociere, ndr), e 10,5 milioni di teus. È stato un anno di crescita e consolidamento, dobbiamo continuare cosi».
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