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Il porto di Ancona ha chiuso il 2016 con un totale di oltre 8,9 milioni di tonnellate di merci (+4,0%)
Il traffico dei passeggeri è stato di poco più di un milione di persone (-0,5%)
7 febbraio 2017
Lo scorso anno porto di Ancona ha movimentato oltre 8,9 milioni di tonnellate di merci, volume che rappresenta una crescita del +4,0% rispetto al 2015 e il risultato migliore dal 2008. L'incremento è stato generato dalla progressione dei volumi di rinfuse liquide, di merci containerizzate e di rotabili.
In particolare, le rinfuse liquide sono aumentate del +6,4% attestandosi a 5,0 milioni di tonnellate. Nel settore dei carichi secchi il traffico è ammontato complessivamente a 3,9 milioni di tonnellate (+1,2%), di cui più di 2,2 milioni di tonnellate di merci nei Tir e nei trailers (+2,8%), 1,2 milioni di tonnellate di merci containerizzate (+3,7%) realizzate con una movimentazione di contenitori pari a 185.846 teu (+4,1%) e altre 438mila tonnellate di altre merci secche (-11,9%). L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale ha specificato che quest'ultima flessione è causa soprattutto del progressivo calo dell'importazione di carbone dovuta al graduale abbandono delle fonti energetiche più inquinanti nella produzione di energia elettrica, mentre è risultata in crescita la movimentazione di prodotti metallurgici, minerali di ferro e minerali e metalli non ferrosi che nel 2016 è ammontata a 111mila tonnellate (+6%).
Lo scorso anno il numero di Tir e trailer transitati nel porto è stato di 141.744 unità (+3,8%). L'ente portuale ha precisato che il risultato si deve all'ottima performance della tratta albanese che, con 15.338 Tir e trailer, ha più che raddoppiato il traffico dell'anno scorso. Positiva è stata anche la movimentazione da/per la Croazia (9.933 mezzi, +8%).
Nel 2016 , di cui 950mila passeggeri dei traghetti (-2,1%) e 55mila crocieristi (+39,8%), di cui 11mila hanno scelto Ancona come home port (+63,2%) e 44mila sono transitati per lo scalo dorico (+35,0%).
L'Autorità di Sistema del Mare Adriatico Centrale, ente che subentra all'Autorità Portuale di Ancona nella gestione dello scalo dorico, ha reso noti anche i dati di traffico degli altri porti che ricadono sotto la sua giurisdizione. Nel 2016 il porto di Pesaro ha registrato 7.213 passeggeri sulla direttrice croata; lo scalo di Pescara ha visto transitare 3.930 passeggeri da/per la Croazia e ha movimentato 126.558 tonnellate di rinfuse liquide (benzina super e gasolio); lo scalo di Ortona ha movimentato complessivamente 1.019.041 tonnellate di merci, di cui 430.337 tonnellate di rinfuse liquide e 438.014 tonnellate di merci solide. I passeggeri in imbarco/sbarco per la Croazia sono stati 653.
Il presidente dell'AdSP del Mare Adriatico Centrale, Rodolfo Giampieri, ha sottolineato come il 2016 sia stato «un ulteriore anno positivo per il porto di Ancona. Una conferma - ha aggiunto - che la strategia dell'Autorità di Sistema è sulla strada giusta per rendere competitivo lo scalo e consentire agli operatori di potersi proporre nel dinamico mercato internazionale della portualità e della logistica nel migliore dei modi».
«I dati del traffico crociere - ha osservato in particolare Giampieri - rappresentano un primo importante successo che dimostra come l'impegno per adeguare le infrastrutture portuali alla domanda degli armatori abbia consentito di conseguire in breve tempo risultati molto convincenti. Analogamente, la costante crescita del traffico contenitori che accompagna il progressivo potenziamento delle infrastrutture portuali attesta il ritorno immediato degli investimenti realizzati dall'Autorità di Sistema non solo in termini di traffico ma anche di occupazione diretta e nell'indotto. Il lavoro era la stella polare delle strategie di sviluppo dell'Autorità Portuale e rimane il principale obiettivo dell'azione dell'Autorità di Sistema. Da quest'anno l'Autorità di Sistema presenta i dati anche degli altri porti di competenza, ottenuti grazie alla collaborazione dei locali uffici delle Capitanerie di Porto. L'entrata dei singoli scali nell'Autorità di Sistema rappresenta per il cluster portuale allargato una nuova importante opportunità di sviluppo derivante dalle indispensabili sinergie tra i diversi porti. È chiaro che c'è molto lavoro da fare, ma con il contributo di tutti i soggetti affrontiamo con ottimismo le sfide che ci attendono».
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