- Oggi alla Spezia si è tenuto un convegno per fare una prima valutazione delle opportunità offerte dall'accorpamento delle Autorità Portuali di La Spezia e di Marina di Carrara, incontro che è stato organizzato dalle associazioni degli agenti marittimi e degli spedizionieri della Spezia e dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, l'ente che è nato dalla fusione delle due authority portuali, aggregazione - ha evidenziato nel corso del convegno Ivano Russo, consulente del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che costituisce «l'avamposto dell'applicazione corretta della riforma».
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- Secondo la presidente dell'AdSP del Mar Ligure Orientale questa integrazione costituisce «un'ottima opportunità»: non ho dubbi, ma è logico che sia così, che - ha specificato Carla Roncallo - ci vorrà un po' di tempo per realizzarla compiutamente, anche se sono convinta che la strada imboccata sia quella giusta».
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- I presidenti delle associazioni degli agenti marittimi e degli spedizionieri spezzini, Andrea Fontana e Alessandro Laghezza, si sono soffermati sulle troppe barriere amministrative e burocratiche che impediscono l'attuazione della riforma (competenze doganali, di Camere di Commercio, di riferimenti professionali), così come sulle prospettive concrete di queste integrazione. Laghezza ha rilanciato il concetto di “laboratorio”, sottolineando l'esigenza che il territorio e la comunità locale siano beneficiati delle ricadute di un traffico che non può essere solo di transito veloce delle merci. Fontana ha sottolineato come la denominazione complessa delle nuove Autorità portuali di sistema (inclusa quella del Mar Ligure Orientale) siano improponibili dal punto di vista del marketing internazionale, lanciando l'idea di un concorso di idee per dare un nome alle nuove Autorità.
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- Stefano Zunarelli, docente all'Università di Bologna e fra i maggiori esperti amministrativi del settore trasporti, ha sostenuto la possibilità per l'Italia di chiedere come sistema paese all'Unione Europea l'autorizzazione a una Zona Economica Speciale collettiva per i suoi sistemi portuali, a causa della perdurante crisi economica del paese o, in alternativa, di procedere a una operazione di limatura e aggiustamento in sede locale delle normative per rendere queste aree logistiche più convenienti per gli investitori internazionali.
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- Nel corso del convegno è stato presentato dall'Autorità di Sistema Portuale il progetto di sviluppo e di compatibilità ambientale e architettonica del nuovo polo logistico di Santo Stefano di Magra, progetto redatto dal Dad dell'Università di Genova (Carlo Alberto Cozzani e Massimiliano Giberti).
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