- Mercoledì a Roma si è svolto un incontro tra i rappresentanti della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) e quelli dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI), organizzazione quest'ultima alla quale nei giorni scorsi la confederazione armatoriale aveva rivolto un'esortazione a bloccare azioni speculative a danno della flotta italiana, invito che era stato avanzato a seguito dell'istanza di fallimento della RBD Armatori presentata da Pillarstone Italy dopo aver acquisito i crediti bancari della società armatoriale ( del 12 luglio 2017).
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- La confederazione armatoriale ha reso noto che la riunione del tavolo tecnico tra Confitarma e le principali banche italiane attive nel settore dello shipping, incentrata su temi di operatività concreta e corrente, si è svolta «in un clima sereno e costruttivo», con ABI rappresentata ai massimi livelli da Gianfranco Torriero, vice direttore generale, e Raffaele Rinaldi, responsabile dell'Ufficio Credito, mentre per le banche sono intervenuti i rappresentanti dei desk shipping e credito problematico di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Popolare-BPM, UBI, Bper e Banca Carige. Per Confitarma hanno partecipato Emanuele Grimaldi, presidente, Mario Mattioli, presidente designato, Gennaro Fiore, direttore generale, e Fabrizio Vettosi, consigliere e attuale vicepresidente della Commissione Finanza e Diritto d'Impresa.
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- Nel corso dell'incontro Torriero ha illustrato le recenti novità introdotte nel mercato bancario in materia di vigilanza unica derivanti, tra l'altro, dall'introduzione della direttiva europea BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive). Inoltre ha evidenziato le possibili conseguenze derivanti dall'applicazione dei nuovi principi contabili IFRS n. 9, dalla nuova definizione di default e dalle stringenti indicazioni ricevute dalla BCE in materia di gestione dei non performing loans (NPL).
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- A tal proposito il presidente della Confitarma ha ribadito l'esigenza di monitorare costantemente la gestione degli NPL dello shipping al fine di preservare l'unitarietà delle competenze di settore e il forte legame tra la gestione degli asset ed il know-how, ottenuto negli anni - ha sottolineato Grimaldi - a seguito di grandi sforzi in termini di investimenti formativi del personale sia di terra che di bordo. Inoltre, manifestando apprezzamento per l'attenzione e la paziente professionalità del mondo bancario, Grimaldi ha evidenziato la necessità di difendere entrambi i settori da «assalti alla diligenza» di natura speculativa da parte di soggetti non italiani, dai quali non potrebbero derivare effetti positivi per nessuna delle due parti.
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- I rappresentanti del settore bancario hanno segnalato anche l'esigenza per molte aziende oggetto di ristrutturazione di avviare una seconda fase del loro ciclo di vita dato che, superata la crisi e l'emergenza, queste aziende si trovano ad affrontare nuove e virtuose strategie di sviluppo. In proposito Grimaldi e Mattioli hanno rimarcato la necessità che la governance delle aziende di shipping si adegui più velocemente alle attuali esigenze di mercato anche favorendo possibili aggregazioni virtuose, affinché anche le dimensioni delle compagnie di navigazione italiane siano in linea con lo standard internazionale.
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