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Port Community La Spezia, no al blocco delle nuove infrastrutture di trasporto
Laghezza: le ricette di decrescita non possono non generare allarme in seno al pianeta delle imprese
8 marzo 2018
Come altre rappresentanze di operatori marittimo-portuali, anche Port Community La Spezia, organizzazione degli agenti marittimi e degli spedizionieri spezzini, ha manifestato preoccupazione per l'intenzione di bloccare i lavori di realizzazione di nuove infrastrutture di trasporto espressa da rappresentanti del Movimento 5 Stelle, che è risultato lo schieramento politico vincente nelle elezioni di domenica scorsa.
I timori della Port Community spezzina sono stati suscitati in particolare dalle dichiarazioni di esponenti del Movimento 5 Stelle circa la necessità di bloccare finanziamenti e i lavori del Terzo Valico, la nuova linea ferroviaria ad alta capacità tra il porto di Genova e la Pianura Padana, dichiarazioni - ha evidenziato l'associazione degli agenti marittimi e spedizionieri - che «non possono non far scattare un segnale di allarme presso il mondo delle imprese portuali che vedono proprio nella realizzazione delle infrastrutture ferroviarie, in primis il Terzo Valico, ma a seguire anche la Pontremolese (la linea ferroviaria La Spezia-Parma, ndr), opere di fondamentale importanza strategica per la crescita dei traffici nei porti e segnatamente in quello di La Spezia, nonché per lo sviluppo economico dei territori con importanti ricadute occupazionali».
«Le ricette di decrescita, che prevedono il blocco delle infrastrutture, per altro con spreco di quanto già investito da molti anni a questa parte - ha affermato - afferma Alessandro Laghezza a nome della Community portuale spezzina - non possono non generare allarme in seno al pianeta delle imprese che conoscono, anche per la conoscenza che hanno degli altri mercati e degli altri sistemi economici, quanto la competitività del Paese e di singoli territori, nonché di tutta l'economia legata al mare, sia legata alla realizzazione di una efficiente rete di infrastrutture».
«In questo caso, per quanto sarà in nostro potere - ha concluso il presidente degli spedizionieri di La Spezia - opporremo un fermo no rispetto alle fughe in avanti riguardanti la cancellazione di opere infrastrutturali determinanti per il futuro dell'Italia e tenteremo di far capire a tutti la loro importanza».
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