- L'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, l'ente che amministra i porti di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres, Oristano, Santa Teresa e Portovesme, ha costituito l'Agenzia del Lavoro Portuale della Sardegna (ALPS), come consentito all'ente dal decreto legislativo n. 243 del 29 dicembre 2016 che prevede, nei porti nei quali almeno l'80% del traffico containerizzato avviene in modalità transhipment, l'istituzione, per un periodo massimo non superiore a trentasei mesi, di un'Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale con personale formato da lavoratori in esubero delle imprese terminaliste che operano nel settore dei container.
-
- Ieri il presidente dell'AdSP, Massimo Deiana, congiuntamente alle imprese che hanno aderito alla manifestazione di interesse pubblicata il 2 marzo scorso, ha firmato l'atto costitutivo della nuova società, un'iniziativa - ha sottolineano l'ente portuale «che sancirà il rilancio e una migliore gestione delle dinamiche occupazionali in banchina» e «un passo avanti decisivo, frutto di un lungo lavoro dell'ente, che arriva a qualche mese di distanza dal via libera del Ministero dei Trasporti e della delibera del Comitato di gestione che, a febbraio, ha approvato l'ingresso dell'AdSP nell'Agenzia di sistema per il lavoro portuale, istituita ai sensi dell'ex art. 17 comma 5 della legge 84/94».
-
- L'Autorità di Sistema Portuale ha spiegato che «l'atto notarile sottoscritto ieri consentirà di passare ad una fase operativa che prevede un piano di formazione dei lavoratori attraverso corsi di aggiornamento sulle operazioni portuali. Opportunità, questa, per la creazione di figure professionali polivalenti, pronte ad affrontare le nuove dinamiche del lavoro in porto».
-
- «Dopo un lungo e delicato lavoro di preparazione, di ascolto delle esigenze dei lavoratori portuali e di analisi del mercato - ha evidenziato Massimo Deiana - siamo finalmente giunti alla fase operativa dell'ALPS che, con l'avvio della formazione professionale, consentirà agli ex lavoratori della Compagnia Portuale di aggiornarsi ed essere pronti al reintegro nel mondo del lavoro non appena le imprese portuali, in casi di picco di traffico, ne manifesteranno la necessità. Sono certo che sarà uno strumento per restituire certezza e dignità al lavoro portuale negli scali sardi».
|