- L'Associazione Lombarda Spedizionieri e Autotrasportatori (ALSEA) ha manifestato soddisfazione perché sono state ritenute sproporzionate le sanzioni applicate dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La Commissione Tributaria della Lombardia, con la sentenza di appello n. 2129 del 15 marzo 2018, ha dichiarato infatti sproporzionate e da disapplicare, nel quantum, le sanzioni irrogate dall'Agenzia delle Dogane sulla base dell'art 303 del Testo unico della legislazione doganale ribadendo come la violazione di un principio generale dell'ordinamento europeo consenta al giudice nazionale di disapplicare la norma eventualmente ritenuta incompatibile con quella europea. La sanzione applicata nel caso trattato, proporzionata alla violazione commessa, è stata determinata pari alla metà del minimo edittale e quindi a 51,50 euro contro una sanzione richiesta di 5.128,75 euro.
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- «Siamo - ha dichiarato Betty Schiavone, presidente di ALSEA - molto soddisfatti di questa pronuncia che ci conforta nelle ragioni che più volte abbiamo rappresentato all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli fin da quando venne introdotta, nel 2012, l'attuale versione dell'art. 303 del TULD che detta, appunto, le sanzioni in Dogana. Quanto dispone quell'articolo - ha spiegato Schiavone - è, a nostro avviso, chiaramente vessatorio perché prevede sanzioni sproporzionate e non contempla gli errori casuali penalizzando le aziende oneste, soggette come tutti ad errori spesso marginali, danneggiando il nostro commercio con l'estero».
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- «In tutti i Paesi comunitari - ha sottolineato Betty Schiavoni - vi sono sanzioni anche per piccoli errori ma solo in Italia si colpiscono così pesantemente, come in questo caso pilota, minimi errori con tutta evidenza involontari».
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- Soddisfazione per il pronunciamento della commissione tributaria è stata manifestata anche dal presidente di Confetra: «insieme alla presidente Schiavoni - ha affermato Nereo Marcucci - esprimo un forte apprezzamento per la pronuncia della commissione, pronuncia alla quale ambedue diamo valenza generale e nazionale tanto che ritengo che l'Agenzia delle Dogane debba riaprire la discussione sulle modifiche all'impianto normativo».
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- «L'evidente sproporzione tra la sanzione irrogata dall'Agenzia delle Dogane e il comportamento adottato dal contribuente - ha rilevato Maurizio Leo, titolare dello Studio legale e tributario Leo Associati che ha assistito l'operatore nel giudizio dinanzi alla Commissione Tributaria - è stata correttamente evidenziata dalla Commissione Tributaria Regionale di Milano. Può rappresentare un importante precedente con riferimento ad altre controversie che sono state o potrebbero incardinarsi con riferimento alla medesima questione. Nel contempo, ci si auspica che il futuro governo si dia carico di questo problema, per evitare ingiustificate vessazioni nei confronti dei contribuenti».
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