Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
04:47 GMT+1
Federagenti plaude all'intenzione di Confitarma di dare al cluster marittimo una rappresentanza unica o coordinata
Duci: Confmare spera di poter contare su un nuovo soggetto che, pur in modo parallelo, si occupi delle stesse tematiche
29 giugno 2018
Federagenti ha espresso soddisfazione per la volontà annunciata dal presidente della Confitarma, Mario Mattioli, di fare intraprendere anche alla Confederazione Italiana Armatori e a Confindustria un cammino verso l'obiettivo di dare al cluster marittimo una rappresentanza unica o almeno coordinata per far valere anche in sede politica, nonché nel rapporto con altre filiere produttive e finanziarie, il suo peso specifico e ciò attivando un percorso parallelo a quello che ha portato alla nascita di Confmare all'interno di Confcommercio ( del 13 dicembre 2017).
«Confcommercio, alla quale Federagenti aderisce - ha specificato il presidente della federazione degli agenti marittimi italiani Gian Enzo Duci - sta lavorando da ormai circa un anno a un progetto di coordinamento fattivo delle categorie, anche al di fuori del recinto tradizionale del cluster, che vivono e operano sul mare; e la nascita, nel 2017, di Confmare, come soggetto di coordinamento della Blue economy, ha segnato un'importante svolta anche nella politica nonché nelle scelte strategiche di Confcommercio».
«Nell'ottica di interessi spesso speculari e bisognosi di coordinamento, proprio Confmare che mi onoro di coordinare e che è impegnata con convinzione non solo nella direzione di un aggregamento associativo, ma anche di attività concrete di studio, analisi e promozione di progetti pilota - ha concluso Duci - spera quindi di poter contare presto su un nuovo soggetto che pur in modo parallelo si occupi delle stesse tematiche».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore