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Trasportounito, la ricapitalizzazione di Interporti Siciliani non risolve i problemi dell'autotrasporto
Bella: conferma invece la totale incapacità della Regione ad affrontare il tema della mobilità delle merci
30 ottobre 2018
La giunta regionale siciliana, con provvedimento dello scorso 19 ottobre, ha deliberato la ricapitalizzazione della Società degli Interporti Siciliani, che gestisce gli interporti di Catania e Termini Imerese, e l'atto prevede l'aumento della partecipazione della Regione fino al massimo del 100% del capitale della società interportuale nell'ipotesi di assenza di sottoscrizione da parte degli altri soci per la propria quota. Successivamente l'assemblea dei soci, come confermato dal presidente dell'ente regionale, Sebastiano Musumeci, ha autorizzato l'aumento di capitale, pari a 2,5 milioni di euro, e la partecipazione della Regione è salita dal 34% all'89%.
Un aumento di capitale che l'associazione dell'autotrasporto Trasportounito ha definito «inspiegabile» e che «non solo non risolve i problemi operativi dell'autotrasporto ma conferma la totale incapacità della Regione stessa, in un quadro di autoreferenza, ad affrontare strategicamente e in termini di priorità il grande tema della mobilità delle merci da e per la Sicilia». In particolare, il coordinatore nazionale all'intermodalità di Trasportounito Aitras, Salvatore Bella, ha evidenziato «come l'assenza di concertazione del governo regionale con le categorie e gli operatori sul campo abbia prodotto l'azzeramento di quanto di buono era stato realizzato in anni precedenti, riportando indietro le lancette del tempo per l'autotrasporto e il sistema logistico nel suo complesso».
«L'elenco delle conquiste che erano state realizzate nell'ultimo decennio e che ora sono state dimenticate o abbandonate - ha spiegato Bella - è lungo e imbarazzante: dall'ecobonus basato sul coinvolgimento delle imprese, ai fondi per realizzare autoporti e potenziare gli interporti; dalla continuità territoriale quale terreno fertile sul quale far maturare nuove proposte normative, frutto di un lavoro d'insieme e di una Consulta regionale dell'autotrasporto che aveva individuato con chiarezza le priorità del settore in stretta connessione con quelle dell'industria e dell'ortofrutticolo».
«È indispensabile - ha concluso il portavoce di Trasportounito - che il presidente Musumeci esprima con forza la volontà di riattivare gli strumenti e il dialogo con le risorse associative, per ripartire dai risultati del 2013, e rilanciare l'autotrasporto, la logistica e i sistemi intermodali di cui la Sicilia ha urgentissimo bisogno».
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