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Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti accusano Confindustria Genova di non voler neanche discutere di sicurezza in porto
I sindacati lamentano la «totale chiusura» dei rappresentanti dell'associazione degli industriali
14 febbraio 2019
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno accusato Confindustria Genova di opporsi a qualsiasi tentativo di discutere le modalità per incrementare la sicurezza nel porto del capoluogo ligure. In una lettera inviata all'associazione degli industriali genovesi, all'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, alla Capitaneria di Porto di Genova e alla ASL Porto hanno denunciato che nella seduta del comitato igiene e sicurezza del porto di Genova tenutasi martedì per discutere le linee di iniziativa ed attività sulle condizioni meteorologiche critiche (vento, pioggia, mare, alte temperature, ecc.) i rappresentanti dei lavoratori hanno «dovuto registrare l'intervento di totale chiusura dei rappresentanti di Confindustria Genova teso a non voler affrontare minimamente la discussione in oggetto, ma anzi trincerarsi sulle responsabilità già definite dalla normativa vigente. Ricordiamo - precisano nella lettera i tre sindacati - che in passato nello stesso comitato igiene e sicurezza Confindustria aveva condiviso la necessità di un'ordinanza specifica di AP sulle condizioni meteo avverse».
«Oggi - prosegue la lettera - prendiamo atto che Confindustria Genova ha cambiato completamente la sua posizione iniziale che la ha portata a disertare, diversamente da Confindustria Savona, ai due incontri precedenti convocati dalle istituzioni. Abbiamo motivo di credere che questo sia il risultato di profonde divisioni sul tema della sicurezza e non solo all'interno dei terminalisti genovesi che li rende incapaci di trovare una sintesi. Tutto questo aggiunge alle oggettive responsabilità che le aziende hanno per legge anche la responsabilità politica di non voler affrontare i temi di questa rilevanza. Come organizzazioni sindacali pensiamo invece che ci sia la necessità di regole mirate e omogenee all'interno del porto per evitare che la sicurezza si trasformi in un elemento di concorrenza tra operatori portuali con ricadute drammatiche sui lavoratori».
«Riteniamo doveroso - concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti - portare avanti il lavoro svolto fin quì insieme agli organismi istituzionali CP, ASL e AdSP. Ci riteniamo altresì pronti a mettere in campo gli strumenti necessari per tutelare la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori con la proclamazione dello sciopero in caso di allerta rossa».
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