- La Regione Abruzzo chiederà al governo di porre i porti di Pescara e Ortona sotto l'amministrazione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, che attualmente ha giurisdizione sui porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, togliendoli alla gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, che attualmente - oltre a quelli di Pescara e Ortona - ha competenza sui porti Ancona, Falconara, Pesaro e San Benedetto del Tronto.
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- Lo ha annunciato oggi il neo presidente dell'ente abruzzese, Marco Marsilio, nel suo discorso programmatico alla prima seduta del consiglio regionale. «La Regione - ha dichiarato Marsilio - si attiverà immediatamente per chiedere al governo centrale il trasferimento dei porti di Pescara e Ortona dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centrale a quella del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, ovvero da Ancona a Civitavecchia. L'obiettivo - ha spiegato - è di creare una governance unica per il corridoio europeo Tirreno-Adriatico tra la penisola Iberica e i Balcani».
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- «È necessario, inoltre - ha proseguito il presidente della Regione Abruzzo - avviare il procedimento di revisione dei corridoi così come disciplinato dal Regolamento Comunitario n. 1315/2013, completando l'iter per ottenere l'estensione nord-sud del corridoio Scandinavo-Mediterraneo al tratto Ancona-Pescara-Bari, del corridoio Baltico all'intera costa adriatica. Un'ipotesi da perseguire fermamente per poter puntare su questa opzione di sviluppo, nella prospettiva di una reale crescita sia del sistema portuale Pescara-Ortona- Vasto, crescita che incentiveremo garantendo un continuo dragaggio dei fondali, ma anche attraverso l'intermodalità abruzzese. Una ipotesi tra l'altro necessaria, come osservato dalle organizzazioni dei produttori, per la piena valorizzazione delle Zone Economiche Speciali (ZES), la cui funzionalità è strettamente relata al disegno di mobilità a monte, oltre che alla creazione di un regolamento di attuazione in termini di gestione delle aree di adeguamento delle stesse (reti, impianti, logistica). Le ZES - ha rilevato Marsilio - possono operare efficacemente se sarà attuata una reale semplificazione amministrativa delle procedure autorizzatorie, nonché un adeguato sistema di defiscalizzazione. Collegare i sistemi produttivi abruzzesi e laziali, attraverso un corridoio trasversale di scambio, che utilizzi il sistema portuale regionale, valorizza inoltre il sistema interporti, posti in posizione baricentrica naturale nell'ipotesi di integrazione tra i sistemi portuali abruzzese e laziale».
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