- Oggi in Confetra si è tenuto un seminario promosso dalla Confederazione per discutere degli esiti del rapporto ITF OCSE 2018 sugli impatti delle alleanze tra le compagnie di navigazione sulla supply chain logistica ( del 2 novembre 2018), incontro al quale hanno partecipato Olaf Merk, responsabile dell'ITF ed estensore dello studio, e Lamia Kerdjoudj Belkaid, segretaria generale di Feport, l'associazione Europea dei terminalisti portuali.
-
- Specificando che «nella consultazione svolta dalla Direzione Generale Competition, Confetra si è espressa per il no alla proroga delle esenzioni dalla normativa antitrust europea per le shipping line, in scadenza tra un anno, se non accompagnata da una serie di “condizioni” che evitino poi il riprodursi di oligopoli e cartelli anche nelle attività logistiche che vanno dalla nave alla consegna al destinatario finale della merce», il presidente della Confetra, Nereo Marcucci, ha ricordato inoltre che «sulla rotta Far East-West il 95% dei volumi viene trasportato da vettori aderenti a tre “alleanze” armatoriali» e - ha constatato «è chiaro che se tale dinamica dovesse poi riprodursi “a terra” sarebbe la fine del pluralismo industriale nel mercato della contract logistic».
-
- Al seminario sono intervenuti anche, tra gli altri, Daniele Rossi, presidente di Assoporti, i presidenti delle AdSP dell'Adriatico Settentrionale e Tirreno Centrale, Pino Musolino e Pietro Spirito, Silvia Moretto, presidente di Fedespedi, Luca Sisto, direttore generale di Confitarma, Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti, Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, i vertici di Cgil, Cisl e Uil delle Federazioni porti e logistica, e i vice presidenti di Confetra, Guido Nicolini, Marco Conforti e Pietro Vavassori
-
- Commentando l'esito del confronto, il vice presidente di Confetra, Marco Conforti, membro del board di Feport, ha posto in evidenza che oggi è stata messa a disposizione dell'intero cluster marittimo portuale e logistico italiano «una importante occasione di incontro su un tema sempre più attuale per lo sviluppo futuro delle nostre attività. Siamo davvero soddisfatti - ha precisato - di aver messo attorno allo stesso tavolo spedizionieri, armatori, agenti marittimi, autotrasportatori, terminalisti, doganalisti, operatori del cargo ferroviario, presidenti di AdSP, rappresentanze del mondo del lavoro e dei servizi tecnico nautici, per far decollare, anche in Italia, il confronto su come tenere in equilibrio le esigenze di razionalizzazione del trasporto marittimo con quelle di tutela, soprattutto nelle attività logistiche inland, della competizione e del libero mercato tra imprese diverse e protagoniste dei tanti segmenti specialistici della supply chain logistica».
|