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Pacorini acquisisce due aree nel porto di Vado Ligure
Una, di 10mila metri quadri, sarà dedicata al business del caffè, la seconda, di 100mila metri quadri, ad attività di logistica e project cargo
9 maggio 2019
Il gruppo triestino Pacorini, specializzato nella logistica delle commodities, ha perfezionato l'acquisizione di due aree nel porto di Vado Ligure dove, tramite la sua controllata Pacorini Silocaf, è già presente dal 1986 e gestisce nell'Interporto VIO il maggior deposito di caffè verde in Italia.
Una nuova area acquisita da Pacorini Silocaf si estende per 10mila metri quadri e include un silos cerealicolo fatto costruire da Ferruzzi negli anni '60 e fuori esercizio da molti anni. Il gruppo ha specificato che l'impianto verrà recuperato e trasformato per venire dedicato al core business del caffè. «Si tratta - ha spiegato l'amministratore delegato dell'azienda, Enrico Pacorini - di un'operazione molto importante per la dimensione della struttura e quindi dell'investimento necessario a trasformarlo in quello che diventerà il più moderno e grande silos d'Europa dedicato al caffè. Ci siamo posti l'obiettivo di renderlo pienamente funzionante entro dicembre 2020». «Per una strana coincidenza - ha aggiunto l'amministratore delegato di Pacorini Silocaf, Riccardo Marchesi - questo silos ha la stessa dimensione e capacità di stoccaggio del silos che abbiamo riconvertito con un'analoga operazione, nel 1992, a New Orleans dove tuttora operiamo. La contiguità sia con il terminal contenitori Vado Gateway che con l'interporto di Vado Ligure VIO, dove dal 2001 gestiamo 35.000 metro quadri dedicati al caffè e approvati dalla Borsa di Londra, renderà questa iniziativa ancora più competitiva non solo per il nord ovest italiano ma anche verso il centro/sud Europa».
Inoltre, tramite la partecipazione nella società Lovs Scrl (Logistics in Vada Sabatia), Pacorini ha acquisito un'ulteriore area di 100mila metri quadri da destinarsi ad attività di logistica e project cargo. L'area - ha sottolineato il gruppo Pacorini - ha una rilevanza strategica perché è adiacente al nuovo terminal container APM Terminals che entrerà in funzione a dicembre 2019 con l'obbiettivo di movimentare 900.000 contenitori all'anno ( del 29 aprile 2019). Pacorini ha evidenziato che l'avvio di Vado Gateway, il container terminal gestito da APM Terminals, attiverà un percorso di trasformazione radicale del tessuto produttivo di Vado Ligure e delle zone retrostanti, per decenni basato su attività chimiche, energetiche ed industriali, molte delle quali cessate o delocalizzate.
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