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Debole la crescita del commercio internazionale delle nazioni del G20 nel primo trimestre
Le esportazioni e importazioni italiane hanno registrato rispettivamente contrazioni del -0,3% e del -2,8%
28 maggio 2019
Nel primo trimestre del 2019 la crescita degli scambi commerciali internazionali delle nazioni del G20 è continuata ad essere debole. L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha reso noto che nei primi tre mesi di quest'anno il tasso di aumento delle esportazioni del G20, su base destagionalizzata ed espressa in dollari USA correnti, è stato del +0,4%, mentre le importazioni sono diminuite del -1,2%. Rispetto al terzo trimestre del 2018, quando è entrato in vigore il primo ciclo di nuove misure tariffarie che hanno interessato il commercio USA-Cina - ha specificato l'OCSE - le esportazioni del G20 sono diminuite del -0,8% e le importazioni del -2,7%.
L'OCSE ha precisato che nel primo trimestre di quest'anno le importazioni si sono contratte negli Stati Uniti (-1,9%), con le importazioni statunitensi dalla Cina che in particolare - secondo i dati preliminari - hanno registrato un calo del -12% che è risultata essere la flessione più rilevante. Anche le importazioni in Cina, dopo la contrazione del -6,0% del trimestre precedente, sono continuate a diminuire (-0,5%) anche nel primo trimestre del 2019. L'OCSE ha evidenziato che, sebbene siano aumentate del +3,9% in Cina e del +0,7% negli USA, anche le esportazioni sono risultate poco dinamiche essendo rimaste sotto i massimi recenti.
Inoltre l'OCSE ha reso noto che, a causa di supply chain che sono ormai strettamente integrate, anche il commercio internazionale di altre economie asiatiche è stato influenzato dalle crescenti tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, così come dai tassi di cambio con il dollaro USA, con esportazioni e importazioni in forte calo in Indonesia (rispettivamente -4,3% e -15,3%), Giappone (-2,3% e -4,7%) e Corea (-7,1% e -7,7%). Così anche le economie non G20 della regione hanno registrato un calo significativo degli scambi commerciali.
Relativamente alle altre economie del G20, solo il Regno Unito ha registrato una forte crescita delle esportazioni (+6,2%) e delle importazioni (-5,0%) in parte come conseguenza dell'aumento di scorte delle imprese e dell'aumento dell'attività commerciale internazionale a causa dell'incertezza sull'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Nelle restanti economie del G20 le esportazioni sono cresciute moderatamente in Australia (+1,1%), Messico (+1,1%), UE 28 (+1,0%), Germania (+0,9%), India (+0,8%) e Francia (+0,7%) e le importazioni sono cresciute fortemente in Turchia (+5,3%) e in Russia (+3,5%). Quanto all'Italia, le esportazioni hanno segnato una contrazione del -0,3% e le esportazioni hanno segnato un calo più accentuato del -2,8%.
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