- Dal 13 aprile 1967, quando la Daphnella fu la prima petroliera ad attraccare, sono ad oggi complessivamente 20mila le navi che sono arrivate al Terminale Marino di Trieste della SIOT, l'approdo in cui viene scaricato il petrolio greggio da immettere nelle tubazioni che lo collegano al parco serbatoi di San Dorligo e da qui alle raffinerie di Austria, Germania e Repubblica Ceca. Oggi, infatti, al terminal è giunta la Rava, la ventimillesima petroliera arrivata al Terminale Marino che trasportava un carico di greggio per OMV, l'azionista di maggioranza di TAL, società a cui fa capo la SIOT (Società Italiana per l'Oleodotto Transalpino).
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- Si tratta - ha sottolineato il presidente di SIOT-TAL, Alessio Lilli - di «un passaggio storico per la nostra azienda ma anche per le economie di Trieste, del Friuli Venezia Giulia e del centro Europa. Ventimila petroliere con il loro carico trasportato in sicurezza durante questi 52 anni si traducono in Trieste primo porto d'Italia, in un indotto economico di milioni di euro ogni anno che produce posti di lavoro, in conoscenze e competenze che valorizzano il tessuto economico dei territori attraversati dal nostro oleodotto. Quello di oggi non è un traguardo ma una pietra miliare, un punto di partenza per il futuro, per le prossime 20mila navi che accoglieremo ancora in massima sicurezza per il bene della nostra economia e della nostra regione».
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- Quest'anno, oltre a girare la boa delle 20mila petroliere attraccate, il terminal della SIOT ha superato anche il traguardo del miliardo e mezzo di tonnellate di greggio scaricate.
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