- L'Escola Europea Intermodal Transport, centro di formazione europeo per il trasporto intermodale e la logistica, e l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale promuovono il progetto “Formati al Porto” che mira a formare gli studenti delle scuole superiori e soprattutto delle università nel settore marittimo e in quello della logistica. L'obiettivo principale dell'iniziativa, già sperimentata nel porto di Barcellona, è quello di avvicinare e mettere in contatto le richieste specifiche delle aziende con le competenze offerte dal territorio in termini di professionalità.
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- Il corso, in collaborazione con le più importanti associazioni nazionali del settore marittimo e di numerosi partner locali quali il Comune di Civitavecchia, l'Agenzia delle Dogane, l'Università della Tuscia, l'ITC Guido Baccelli, Automar, il Gruppo Ormeggiatori, la Port Mobility Spa e la Capitaneria di Porto, è sostenuto anche dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Formati al Porto” si terrà a Civitavecchia nella sede italiana della Escola Europea Intermodal Transport ubicata presso la sede dell'AdSP.
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- «Uno degli obiettivi del corso - ha spiegato il direttore della Escola Europea, Eduard Rodès - è quello di creare uno spazio di sperimentazione e scoperta che possa attrarre sempre più persone in questo settore e, allo stesso tempo, garantire uno sviluppo professionale. Il porto ed i suoi operatori, la comunità portuale, mettono le loro conoscenze, infrastrutture ed attrezzature al servizio della formazione e, quindi, della città stessa. La formazione e la promozione dell'occupazione - ha sottolineato Rodès - devono, quindi, costituire lo spirito che muove “Formati al Porto”, con la complicità e l'aiuto di tutti».
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- «È indubbio - ha commentato il presidente dell'AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo - che il trasporto marittimo sia, oggi, uno degli assi principali su cui si muove il commercio mondiale. Il crescente utilizzo delle cosiddette “Autostrade del Mare”, voluto fortemente dall'Unione Europea, ha portato notevoli benefici in termini di decongestionamento delle reti terrestri, facilitazione del flusso delle catene logistiche e riduzione dell'impatto ambientale. Oggi, il porto di Civitavecchia avverte, ancor più di ieri, la necessità di offrire servizi competitivi e, soprattutto, di investire sul fattore umano formando una comunità logistica che sia capace di affrontare le sfide future e di collocare strategicamente il porto in prima linea nell'attività logistica del Mediterraneo. Da qui l'importanza di una formazione specifica in trasporto intermodale e Autostrade del Mare che permetterà di disegnare, costruire e gestire con maggior efficienza e sicurezza le operazioni logistiche porta a porta, offrendo gli strumenti necessari per analizzare i costi diretti e l'impatto ambientale. Tutti elementi fondamentali per le imprese che mirano ad aumentare la propria competitività sul mercato».
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