- Il cruise ferry Princess Anastasia della compagnia Moby SPL, joint venture tra la russa St. Peter Line e l'italiana Moby, si è arenato ieri sera subito dopo essere partito dal porto di Stoccolma, incidente che - ha spiegato la compagnia - è stato determinato da una breve interruzione dell'energia elettrica a bordo del traghetto che trasportava oltre mille passeggeri. Moby SPL ha specificato che, risolto il problema, il comandante ha deciso di fare ritorno in porto per effettuare ulteriori accertamenti tecnici. Oggi la compagnia ha annunciato che questa sera il Princess Anastasia effettuerà la traversata verso Helsinki dove si prevede arriverà alle ore 22.30.
-
- Intanto Fit Cisl Liguria ha lanciato un allarme per lo stato di incertezza per la sorte di decine di lavoratori di Moby e Tirrenia, compagnie che fanno entrambe parte del gruppo Onorato Armatori. «Sta crescendo la preoccupazione anche a Genova - ha spiegato Mauro Scognamillo, segretario generale Fit Cisl Liguria per il futuro di Moby e Tirrenia: ci sono oltre 30 lavoratori amministrativi impiegati nella sede genovese che temono per il loro futuro, la situazione sta diventando sempre più critica non solo nel capoluogo ligure ma in tutte le città italiane dove si trovano le sedi dell'azienda. Stiamo parlando di migliaia di lavoratori tra marittimi italiani, lavoratori diretti e indiretti. È - ha evidenziato il rappresentante del sindacato - una partita che va affrontata a Roma, direttamente nei ministeri competenti che oggi non hanno ancora compreso la gravità di quello che potrebbe accadere nelle prossime settimane, e da cui non abbiamo risposte».
-
- «Ogni posto di lavoro - ha sottolineato Davide Traverso, segretario regionale Fit Cisl con delega ai porti - va rispettato e difeso in ogni modo. A Genova ci sono cinque lavoratori che si occupano di manutenzioni per Moby e circa 25 impiegati e amministrativi presso Tirrenia. C'è grande incertezza su queste aziende, legata anche alle guerre intestine fra armatori allettati dalle sovvenzioni statali per le isole: sussiste davvero il rischio che tantissimi lavoratori possano trovarsi senza occupazione da un giorno all'altro. L'assordante silenzio da parte della politica locale ci ha fatto lanciare il grido d'allarme affinché si possa finalmente avere un segnale di attenzione, cosa che mesi fa, per i 15 dipendenti di Tirrenia oggetto di trasferimenti a Livorno e licenziamenti, non c'è stata».
|