- Lo scorso mese il traffico dei container movimentato dal porto di Los Angeles ha segnato un pesante arretramento del -19,1%, crollo che secondo l'authority portuale dello scalo californiano è stato determinato dall'effetto della guerra dei dazi tra gli Stati Uniti e la Cina. «Con un 25% di scali di navi in meno, 12 mesi consecutivi di calo delle esportazioni ed ora una flessione delle esportazioni - ha spiegato il direttore generale della Port of Los Angeles, Gene Seroka - stiamo iniziando a sentire gli effetti di vasta portata della guerra commerciale USA-Cina sugli esportatori e sui produttori americani. Prevediamo che nei prossimi mesi i volumi di traffico saranno fiacchi e, con le festività che incombono, meno merci significa meno posti di lavoro per i lavoratori americani. Abbiamo bisogno - ha sottolineato Seroka - di una soluzione negoziata e della rimozione dei dazi».
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- Lo scorso mese il porto ha movimentato un traffico containerizzato pari a 770mila teu rispetto a 952mila teu nell'ottobre 2018. I contenitori pieni in importazione sono stati 393mila teu (-19,2%) e quelli pieni in esportazione 140mila teu (-19,3%). La movimentazione di container vuoti è stata pari a 237mila teu (-19,1%).
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- Nei primi dieci mesi del 2019 lo scalo ha movimentato complessivamente quasi 7,9 milioni di teu, con una progressione del +1,8% sul corrispondente periodo dello scorso anno. I container pieni allo sbarco e all'imbarco sono diminuiti rispettivamente del -0,2% e del -7,2% a 4,0 milioni e 1,5 milioni di teu. I contenitori vuoti sono stati 2,4 milioni (+12,4%).
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