- In occasione della presentazione di questo pomeriggio a Roma, alla Farnesina, del Piano Straordinario 2020 per la Promozione del Made in Italy e per l'Attrazione degli Investimenti, il presidente dell'l'associazione armatoriale italiana Assarmatori, Stefano Messina, ha illustrato nel dettaglio la situazione di crisi che sta attraversando il cluster marittimo a causa dell'emergenza coronavirus ed ha proposto diverse iniziative per minimizzare l'impatto negativo sul settore.
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- Tra queste, Messina ha menzionato l'immediato avvio di una chiara e puntuale azione anche per vie diplomatiche nei confronti di tutti i Paesi che stanno adottando misure che danneggiano l'industria, il turismo e l'occupazione italiana, e contemporaneamente l'adozione di misure di contenimento dei danni all'economia che consentano di difendere i volumi di traffico nei porti italiani. Fra queste ultime c'è la richiesta della sospensione della cosiddetta tassa di ancoraggio e dell'eventuale sovrattassa per le merci in coperta, tributi che vengono pagati in ragione della stazza della nave e non in rapporto al carico trasportato.
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- Inoltre Assarmatori sollecita una moratoria sulla tassa imbarco e sbarco sulle merci e sui canoni di concessione. Per quanto riguarda i passeggeri via mare, secondo l'associazione è indispensabile che ci sia un'unica regia, che fissi inequivocabilmente che i controlli debbano avvenire nel porto di partenza, non in quello di arrivo, e stabilire un protocollo unitario a livello istituzionale.
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- In conclusione il presidente di Assarmatori ha manifestato gratitudine a nome di tutto il comparto del trasporto marittimo, alle ambasciate italiane nel mondo, alla Cdp, alla Sace, alla Simest e all'Ice «per - ha spiegato Messina - il grande lavoro che stanno svolgendo, anche durante questa emergenza, per sostenere il Made in Italy nel mondo e con esso tutto l'export italiano».
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