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Crollo del traffico dei container nei terminal cinesi di COSCO Shipping Ports a febbraio
Sono stati movimentati 3,91 milioni di teu (-19,6%)
16 marzo 2020
Lo scorso mese il traffico dei container movimentato dal gruppo terminalista cinese COSCO Shipping Ports è diminuito del -12,1% rispetto a febbraio 2019 a causa del crollo del -19,6% dei volumi containerizzati movimentati dai terminal cinesi del gruppo. In Cina, infatti, dopo il calo del -4,3% registrato a gennaio 2020, lo scorso mese i terminal dell'azienda hanno movimentato 3,91 milioni di teu rispetto a 4,86 milioni di teu nel febbraio dello scorso anno, con una riduzione di 952mila teu conseguenza principalmente dell'impatto sul traffico della diffusione del coronavirus con epicentro a Wuhan, nella centrale provincia cinese di Hubei. La flessione è solo in minima parte addebitabile alla cessione di tre terminal fluviali del gruppo che nel febbraio 2019 avevano movimentato complessivamente meno di 283mila teu ( del 19 settembre 2019).
A febbraio 2020 i terminal esteri che fanno capo a COSCO Shipping Ports hanno movimentato un totale di 2,21 milioni di teu (+5,3%) tra cui, nel Mediterraneo, 415mila teu movimentati nel porto greco del Pireo (+2,2%), 296mila teu nel porto egiziano di Port Said (+40,9%), 104mila teu nel porto turco di Kumport (Istanbul) (+10,1%) e 5mila teu nel porto italiano di Vado Ligure (+14,2%).
Nel primo bimestre di quest'anno i terminal del gruppo hanno movimentato un totale di 14,52 milioni di teu, con una contrazione del -6,3% sui primi due mesi del 2019, di cui 9,92 milioni di teu movimentati nei porti cinesi (-11,0%) e 4,60 milioni di teu nei terminal esteri (+5,6%).
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