- Lo scorso mese il traffico delle merci nei porti cinesi è diminuito sensibilmente, riduzione che - dicono i dati resi noti oggi dal Ministero dei Trasporti di Pechino - è addebitabile essenzialmente alla contrazione del traffico nazionale non compensata dalla crescita del traffico internazionale che anzi negli ultimi tre mesi ha perso vigore sino ad azzerarsi. La diminuzione dei volumi di merci, oltre ad altri fattori tra cui la guerra dei dazi in atto con gli USA i cui effetti tuttavia recentemente si sono notevolmente attenuati, è certamente addebitabile principalmente all'impatto negativo sull'economia e sugli scambi commerciali della diffusione del coronavirus, che ad oggi registra in Cina circa 81mila infettati rispetto ai 36mila dell'Italia che è la seconda nazione per numero di contagiati.
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- Lo scorso mese il traffico delle merci nei porti cinesi è ammontato a 795,7 milioni di tonnellate, con una flessione del -10,2% sul febbraio 2019, di cui 304,4 milioni di tonnellate di solo traffico internazionale (+0,1%). Il volume di traffico movimentato dai porti marittimi è stato di 584,4 milioni di tonnellate (-6,9%), di cui 273,5 milioni di tonnellate di merci internazionali (-0,1%), mentre gli inland port hanno movimentato 211,3 milioni di tonnellate di carichi (-18,0%), di cui 3,1 milioni di tonnellate di traffico internazionale (+1,4%).
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- I più consistenti volumi di traffico sono stati movimentati dai porti di Ningbo-Zhousan con 72,4 milioni di tonnellate (-1,1%), Qingdao con 41,8 milioni di tonnellate (-0,9%), Tangshan con 41,4 milioni di tonnellate (-14,3%), Rizhao con 36,9 milioni di tonnellate (+3,6%), Shanghai con 36,3 milioni di tonnellate (-16,9%), Guangzhou con 36,1 milioni di tonnellate (-6,1%) e Tianjin con 31,3 milioni di tonnellate (+6,4%).
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- A febbraio 2020 il solo traffico containerizzato movimentato dai porti cinesi ha registrato una drastica diminuzione del -17,9% scendendo a meno di 13,7 milioni di teu, flusso di traffico di cui le autorità cinesi non rendono nota la quota relativa ai soli scambi internazionali. I soli porti marittimi hanno movimentato 12,4 milioni di teu (-17,2%) e i porti interni 1,3 milioni di teu (-23,8%).
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- I principali volumi di traffico sono stati movimentati dai porti di Shanghai (2,3 milioni di teu, -19,5%), Ningbo-Zhoushan (1,5 milioni di teu, -21,0%), Qingdao (1,3 milioni di teu, -6,9%), Shenzhen (1,2 milioni di teu, -24,4%), Guangzhou (1,1 milioni di teu, -17,9%) e Tianjin (910mila teu, -17,3%).
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- Nel primo bimestre del 2020 il traffico complessivo delle merci movimentato dai porti cinesi si è attestato a 1,87 miliardi di tonnellate, con un calo del -6,0% sullo stesso periodo del 2019, di cui 685,4 miliardi di tonnellate di carichi internazionali (+0,8%). I soli porti marittimi hanno movimentato 1,34 miliardi di tonnellate (-4,6%), di cui 618,0 milioni di tonnellate di traffico internazionale (+1,1%), e gli inland port 532,3 milioni di tonnellate (-9,3%), di cui 67,4 milioni di merci internazionali (-2,4%). I più rilevanti volumi di traffico sono stati movimentati dai porti di Ningbo-Zhoushan con 163,3 milioni di tonnellate (-1,8%), Tangshan con 96,2 milioni di tonnellate (-10,1%), Qingdao con 92,7 milioni di tonnellate (+1,7%), Shanghai con 88,1 milioni di tonnellate (-14,7%) e Guangzhou con 82,2 milioni di tonnellate (-6,6%).
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- Nei primi due mesi di quest'anno il traffico dei container è stato pari a 34,5 milioni di teu (-10,6%), di cui 31,2 milioni di teu movimentati dai porti marittimi (-10,1%) e 3,3 milioni di teu dai porti interni (-14,9%). I più consistenti volumi di traffico containerizzato sono stati movimentati dai porti di Shanghai (5,9 milioni di teu, -10,7%), Ningbo-Zhoushan (4,1 milioni di teu, -10,7%), Shenzhen (3,5 milioni di teu, -12,8%), Qingdao (3,2 milioni di teu, -1,4%), Guangzhou (2,8 milioni di teu, -13,7%) e Tianjin (2,3 milioni di teu, -3,9%).
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