- Nel primo trimestre di quest'anno gli scambi commerciali dei paesi industrializzati del G20 sono stati duramente colpiti dalle misure di contenimento della pandemia di Covid-19 introdotte in molte nazioni. L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha reo noto che, rispetto al quarto trimestre del 2019, nei primi tre mesi di quest'anno le esportazioni sono diminuite complessivamente del -4,3% e le importazioni del -3,9% e ora si attestano ai livelli più bassi dal secondo trimestre del 2017. Inoltre le prime indicazioni di aprile segnalano che nel secondo trimestre del 2020 le diminuzioni saranno più accentuate, con le esportazioni coreane e giapponesi, ad esempio - ha specificato l'OCSE - che lo scorso mese sono risultate in contrazione rispettivamente del -21,5% e del -10,6% rispetto a marzo 2020.
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- L'OCSE ha precisato che nel primo trimestre del 2020 l'impatto sul commercio internazionale tra le economie del G20 è variato sensibilmente da nazione a nazione a causa di rilevanti differenze relativamente al tasso di diffusione del coronavirus, alle strategie di contenimento della pandemia e alla portata della loro esposizione rispetto ad altri paesi la cui economia è stata colpita dai blocchi.
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- In particolare, Francia, India, Italia e Regno Unito, che a marzo hanno tutte introdotto blocchi a livello nazionale, hanno visto le loro esportazioni scendere rispettivamente del -7,1%, -9,2%, -4,9% e -7,8% mentre le importazioni sono diminuite del -7,0%, -2,3%, -5,6% e -6,5%. Il commercio tedesco è andato leggermente meglio rispetto ad altre economie dell'Unione Europea del G20, con esportazioni e importazioni in calo rispettivamente solo del -3,5% e -2,4%.
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- In Cina le esportazioni sono diminuite del -9,3% e le importazioni del -7,0% nel primo trimestre 2020, mentre in Giappone le esportazioni sono scese del -4,0% e le importazioni sono calate del -4,4%. Il commercio ha mostrato una migliore tenuta in Corea del Sud, dove le esportazioni sono aumentate del +3,3% mentre le importazioni sono diminuite del -1,2%, sebbene con una considerevole volatilità durante il trimestre che riflette l'interruzione delle catene di approvvigionamento asiatiche a seguito dello scoppio iniziale dell'epidemia in Cina.
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- Inoltre le esportazioni australiane sono calate del -3,7%, riflettendo una riduzione della domanda da parte dei partner asiatici. Le esportazioni russe e saudite sono diminuite, rispettivamente del -9,9% e -10,2%, a seguito del crollo dei prezzi del petrolio.
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- Relativamente alle Americhe, in Canada e negli Stati Uniti le esportazioni si sono ridotte rispettivamente del -4,2% e del -1,9%, ma le esportazioni del Messico hanno registrato un leggero aumento del +1,0%. Il Brasile, che nel primo trimestre di quest'anno è stato inizialmente meno esposto alla pandemia rispetto alla maggior parte delle altre economie del G20, ha invertito la tendenza generale con esportazioni e importazioni leggermente in rialzo del +0,9% e del +2,8%.
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