- Lunedì il Comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha
- approvato il bilancio di previsione 2021 dell'ente e il piano di risanamento della Compagnia Unica Lavoratori Merci Varie Paride Batini (CULMV).
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- Il bilancio di previsione 2021 presenta entrate per 409 milioni di euro e uscite per 468 milioni di euro con un saldo di 57 milioni di euro coperto attraverso il ricorso all'avanzo di amministrazione accumulato nei precedenti esercizi. L'ente portuale ha specificato che l'ingente mole di investimenti che caratterizza il bilancio di previsione trova parte del suo finanziamento proprio nell'avanzo di amministrazione che dal 2020 al 2021 passa da 104 milioni a 45 milioni di euro.
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- Le entrate correnti previste sono di 95 milioni di euro, di cui 51 milioni derivanti dall'applicazione delle tasse portuali, dato quest'ultimo - ha precisato l'ente .- che sconta una previsione di ripresa dei traffici rispetto al 2020 in coerenza con le proiezioni macroeconomiche in termini di prodotto interno lordo, e 39 milioni di euro derivanti dalle concessioni demaniali, in aumento rispetto al 2020.
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- Le entrate in conto capitale ammontano a circa 300 milioni di euro riconducibili per circa il 50% a contributi statali e per il restante 50% a mutui stipulati da AdSP e finanziati con risorse proprie dell'ente.
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- Le spese correnti prevedono un importo di 78 milioni di euro le cui principali componenti sono costituite da 24,9 milioni di euro per il personale, che - ha reso noto l'AdSP - sarà ancora interessato da un significativo programma di assunzioni, da 21,4 milioni di euro di spese per acquisti e consumi nel cui ambito rientrano le categorie soggette ai tetti di spesa fissati dalle leggi nazionali, nonché 15 milioni di euro per contenziosi connessi in maniera rilevante alle cosiddette “cause amianto” riconducibili a situazioni lavorative molto risalenti nel tempo.
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- Il Comitato di gestione dell'AdSP ha approvato anche il programma triennale delle opere ordinario 2021-2023 nonché il programma straordinario 2019-2021 di cui alla legge 130/2018 (il cosiddetto Decreto Genova). Quest'ultimo prevede ad oggi investimenti per 2,07 miliardi di euro destinati tra l'altro alla realizzazione della Nuova Diga Foranea del Porto di Genova (Fase A) per 700 milioni di euro e al progetto afferente la “razionalizzazione dell'accessibilità dell'area portuale industriale di Genova Sestri Ponente” per 480 milioni di euro di cui al comma 72 della legge 160/2019. Sono inoltre previsti 157 milioni di euro per realizzazione della Fase 1 dell'intervento di Nuova Calata Sestri Ponente, 29 milioni di euro per i progetti di elettrificazione delle banchine “Cold Ironing” di Genova e Savona, 170 milioni di interventi stradali, 176 milioni di euro di interventi afferenti terminal e banchine, 126 milioni di interventi ferroviari, 152 milioni di interventi di integrazione città-porto e 26 milioni di euro di interventi per il collegamento intermodale dell'aeroporto Cristoforo Colombo con la città di Genova.
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- L'AdSP ha evidenziato l'ingente l'ammontare di risorse messo in campo: 606 milioni di euro nei bilanci AdSP, 669 milioni messi a disposizione da altri soggetti coinvolti e 795 milioni di euro con risorse in corso di reperimento.
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- Anche il programma triennale ordinario delle opere 2021-2023 prevede investimenti che per il 2021 ammontano a 89 milioni di euro (66 milioni per lo scalo di Savona e 13 milioni per lo scalo di Genova) e per il 2022 30,1 milioni di euro.
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- Le spese in conto capitale prevedono inoltre servizi di supporto tecnico (14 milioni di euro), spese per l'acquisizione delle aree per la realizzazione del terminal ferroviario annesso al porto di Savona Vado (cinque milioni di euro), e 10 milioni di euro di rimborso rate in conto capitale.
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- Infine il Comitato di gestione, a conclusione di trattative che hanno portato i terminalisti ad accettare di impegnare 882mila euro per coprire il disavanzo della CULMV, ha approvato l'aggiornamento del piano di risanamento della Compagnia Unica, rispetto al quale - ha specificato l'ente portuale - per la prima volta nella storia del porto di Genova l'Autorità di Sistema Portuale interviene con l'erogazione di risorse per ristabilire l'equilibrio economico patrimoniale della compagnia condizionate all'attuazione delle principali misure del piano che riguardano l'efficientamento delle spese, la revisione dei contratti per la produttività e la tariffa con i singoli terminal, la formazione e la corretta allocazione dell'organico tra le attività esistenti e future. «Va dato merito alla compagnia - ha affermato il presidente dell'AdSP, Paolo Emilio Signorini - di avere elaborato il piano, ai terminalisti di avere contribuito finanziariamente e nella definizione di alcune importanti misure, alle istituzioni, Regione Liguria in testa, di avere creduto nel piano e sostenuto l'intervento dell'Autorità di Sistema. Ora ci aspetta la sfida più difficile: completare l'attuazione del piano nel 2021».
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