- Stamani, infine, i tentativi in atto per rimuovere la portacontainer Ever Given postasi di traverso nel canale di Suez nella giornata di martedì, quando l'Egitto era flagellato da una tempesta di sabbia con forti venti, hanno registrato il primo rilevante successo. La grande nave, con i suoi 400 metri di lunghezza, che aveva interamente ostruito la via d'acqua causando il blocco del traffico marittimo e la formazione di una consistente aggregazione di navi in attesa di poter entrare nel canale, è stata infatti parzialmente rimessa in galleggiamento e la poppa della portacontenitori, che in precedenza era a soli quattro metri da una delle sponde del canale, dista ora 102 metri da terra. L'Autorità del Canale di Suez ha reso noto che, con l'aumento del livello delle acque che raggiungerà la quota massima alle ore 11.30 locali, le operazioni di spostamento della Ever Given saranno riprese per porla parallelamente alla direzione del canale.
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- La Suez Canal Authority ha annunciato che i transiti delle navi nel canale saranno riattivati non appena la nave sarà rimessa in pieno galleggiamento e si inizierà a trasferirla nell'area dei laghi per avviare le verifiche tecniche sulla portacontainer.
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- Intanto l'assembramento formato dalle navi in attesa di poter attraversare il canale si è costantemente infoltito negli ultimi giorni nonostante diverse compagnie di navigazione abbiano deciso di reindirizzare le loro navi su altre rotte, in particolare su quella che compie il periplo dell'Africa doppiando il Capo di Buona Speranza. Se giovedì scorso erano oltre 200 le grandi navi in attesa di transitare nel canale, il giorno successivo il numero era cresciuto a circa 240 per poi salire a più di 400 nella giornata di sabato e a circa 540 navi a metà della giornata di ieri.
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- L'ammiraglio Osama Rabie, presidente dell'Autorità del Canale di Suez, nel corso della conferenza stampa tenuta sabato sera per fare il punto sulle operazioni di rimessa in galleggiamento della Ever Given, aveva reso noto che al momento le navi in attesa erano 321, numero che comprendeva le navi che avevano fatto richiesta all'ufficio portuale del Canale di Suez di essere ammesse nelle aree di ancoraggio e nei canali di accesso situati nel Mediterraneo, all'imbocco settentrionale del canale, e nel Mar Rosso, all'entrata meridionale del canale, ma non includeva le unità navali bloccate all'interno del canale né quelle che, pur già in zona, non avevano ancora chiesto alle autorità egiziane il via libera per accodarsi alle navi in attesa.
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- Nel corso della conferenza l'ammiraglio aveva illustrato le azioni e le misure assunte per disincagliare la nave arenata, con l'impiego prima di rimorchiatori nella giornata di martedì ai quali si erano poi aggiunti il giorno successivo alcune draghe ed escavatori a terra per rimuovere sabbie e materiali che intrappolavano lo scafo. Rabie aveva confermato che, dato che l'intervento di questi mezzi non aveva ancora consentito di risolvere la situazione, alla fine si era deciso di avviare le operazioni per rimuovere i container dalla nave per alleggerirla e agevolare il suo disincagliamento, decisione che è stata l'ultima ad essere presa in considerazione in quanto - aveva specificato - tali operazioni sono di difficile attuazione e richiedono tempi lunghi.
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- L'ammiraglio aveva precisato inoltre che le cause che avevano determinato l'incidente sono probabilmente molteplici e il fattore maltempo è una di queste ma non la principale, in quanto la navigazione attraverso il canale è organizzata e assicurata anche durante tali periodi.
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- In attesa di avere notizie più certe sul ripristino del traffico marittimo nel canale egiziano, intanto diverse primarie compagnie di navigazione mondiali avevano iniziato a dirottare le loro navi che avrebbero dovuto transitare nel canale di Suez. Tra queste, i due principali vettori del segmento del trasporto marittimo containerizzato, la Maersk Line e la Mediterranean Shipping Company (MSC) che collaborano nell'ambito dell'alleanza 2M, che hanno tre navi bloccate nel canale egiziano e circa 30 in attesa di poter effettuare il transito, ieri avevano annunciato la decisione di dirottare 15 portacontainer sulla rotta che doppia il Capo di Buona Speranza. Altrettanto avevano iniziato a fare altre compagnie di navigazione del segmento dei container e di altri settori dello shipping.
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- La notizia che già alla fine di questa mattina il blocco nel canale potrebbe essere rimosso potrebbe indurre queste compagnie a decidere rapidamente di tornare alla originaria programmazione dei loro viaggi.
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