- «Complessivamente non possiamo non accogliere favorevolmente il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza anche se rimaniamo scettici sulla forma». Lo ha detto oggi il presidente di Confetra, Guido Nicolini, nel corso dell'evento promosso da Confetra Emilia Romagna dedicato a “Logistica e Pnrr: scenari, opportunità, progetti per l'Emilia Romagna e per l'Italia”. Ricordando che il PNRR destina al settore delle infrastrutture, della logistica e dei trasporti circa 60 miliardi di euro su 220, pari ad oltre il 25% del totale, Nicolini ha rilevato che «occorre la collaborazione di tutti per riuscire ad attuare un piano di investimenti di questa portata che deve avere come obiettivo un rilancio duraturo».
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- Relativamente alla sola Emilia Romagna, Nicolini ha ricordato che la regione registra 10mila imprese logistiche attive, pari al 9,5% dell'intera industry logistica nazionale. «Con il porto di Ravenna, la rete degli interporti di Parma e Bologna, i terminal intermodali privati - ha sottolineato - questa regione può primeggiare in Italia ed in Europa».
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- Intervenendo al convegno il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale, Daniele Rossi, si è soffermato sugli investimenti previsti per il porto di Ravenna che - ha evidenziato - sono un esempio della programmazione competitiva dell'Emilia Romagna «al servizio dell'industria manifatturiera dell'intero Paese. Tra fondi pubblici e privati - ha ricordato - sono in corso lavori per circa un miliardo di euro. A giorni ci sarà la posa della prima pietra per il cantiere dell'Hub portuale che porterà i fondali prima a meno -12,50 metri e a ruota a meno -14,50. Verranno fatte nuove banchine e potenziate quelle attuali, avremo 200 ettari di aree logistiche. Più gli investimenti nel green port con l'elettrificazione delle banchine, e un nuovo investimento privato sul terminal crociere. Senza dimenticare che a fine ottobre sarà operativo il primo deposito di Gnl di Pir-Edison, il primo lungo le coste continentali».
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