- La Federazione del Sistema Marittimo Italiano (Federazione del Mare), che rappresenta la componente industriale del cluster marittimo italiano, ha siglato un protocollo d'intesa con il Cluster Tecnologico Nazionale “Blue Italian Growth” (CTN-BIG), la cui missione è lo sviluppo e il consolidamento del cluster tecnologico nazionale nell'ambito dell'economia del mare, in coerenza con quanto definito dal programma nazionale per la Ricerca 2015-2020, per favorire l'incontro tra ricerca pubblica e privata, per generare opportunità di sviluppo tecnologico per il sistema industriale marino e marittimo dell'Italia.
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- L'intesa, stretta ieri a bordo della nave Amerigo Vespucci ormeggiata nella Base Navale della Marina Militare di La Spezia in occasione della manifestazione Seafuture2021, è stata firmata dal presidente della Federazione del Mare, Mario Mattioli, e dal presidente del Cluster BIG, Giovanni Caprino, e prevede che le due organizzazioni si impegnano ad adottare programmi e iniziative congiunte volte a promuovere specifiche attività per la divulgazione verso il grande pubblico del valore dell'economia blu e favorire la coscienza pubblica di tutti gli aspetti del mare, a partire da quelli socio-economici e di relazioni internazionali.
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- «Il ruolo che i cluster marittimi svolgono come mediatori tra le regioni dell'UE e i paesi marittimi vicini, per aggregare le PMI locali e le grandi aziende nei diversi settori dell'economia blu, anche al di là dei settori puramente marittimi - ha sottolineato il presidente della Federazione del Mare - è fondamentale. Grazie alle loro caratteristiche, i cluster marittimi hanno infatti la capacità di contribuire alla trasformazione della catena del valore dell'economia blu per conseguire, tra gli altri, anche l'obiettivo della neutralità climatica, in termini di riduzione delle emissioni di CO2, rendendo i trasporti marittimi e i porti più ecologici».
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- «Le numerose realtà imprenditoriali legate all'economia del mare - ha osservato Giovanni Caprino - per raggiungere l'obiettivo, devono fare rete e mettere a disposizione le proprie competenze e le proprie idee. Per questo l'intesa con la Federazione del Mare rappresenta un passo importante per consentire al nostro settore di continuare a migliorare e creare nuove opportunità di mercato e di crescita. La casa di tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo armonico e complementare dell'economia del mare nel nostro paese diventa più grande e più accogliente per confrontarci sulla crescita del sistema paese, e sul ruolo sempre più determinante dell'economia blu».
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