- Senza un'espansione significativa della capacità dell'infrastruttura ferroviaria dell'Unione Europea e senza l'attuazione di iniziative per modernizzare il settore ferroviario, renderlo competitivo e orientato alla clientela del comparto del trasporto merci, non si verificherà un rilevante trasferimento del trasporto delle merci verso la modalità ferroviaria. Lo ha evidenziato la CLECAT, l'associazione europea delle case di spedizione, in un proprio position paper sulla revisione della direttiva europea n. 106 del 1992 che fissa norme comuni per il trasporto combinato delle merci, provvedimento legislativo - ha sottolineato oggi l'associazione presentando le proprie proposte di revisione della norma - che «è obsoleto, ambiguo e crea ostacoli all'efficace funzionamento del trasporto combinato».
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- La CLECAT ha evidenziato, in particolare, che attualmente la direttiva «scoraggia alcune operazioni di trasporto combinato e ignora altre forme di trasporto multimodale». Secondo l'associazione, per garantire il successo di un trasferimento modale guidato dal mercato, è importante un'estensione della portata della direttiva che vada al di là della mera inclusione del trasporto combinato e comprenda invece la totalità di operazioni di trasporto multimodale in tutta l'UE.
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- La CLECAT ha rimarcato anche, quale elemento essenziale della revisione, la necessità del miglioramento sia della qualità che della capacità della rete e dei terminal intermodali. Inoltre, per l'associazione, in considerazione della crescita del costo del trasporto combinato e multimodale rispetto al costo del trasporto merci su strada monomodale, un fattore chiave sarà anche la fornitura di giusti incentivi al trasporto multimodale, sia - ha precisato la CLECAT - sotto forma di incentivi finanziari, a condizione che non comportino una distorsione della concorrenza, sia di incentivi di altro tipo, incluso un efficace sistema per l'autorizzazione al trasporto di carichi più pesanti nelle operazioni transfrontaliere. Infine, secondo la CLECAT, è indispensabile un sostegno a livello dell'UE alle operazioni ferroviarie miste che meglio si adattano all'attuale realtà del mercato ed hanno il potenziale per migliorare notevolmente i servizi.
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- Intervenendo martedì a Bettembourg, in Lussemburgo, all'evento sul trasporto ferroviario delle merci organizzato dalla Commissione Europea, il direttore generale della CLECAT, Nicolette van der Jagt, ha rilevato che «per l'Europa è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. Attendiamo con impazienza - ha chiarito - la revisione degli orientamenti TEN-T e del regolamento sui corridoi merci ferroviari, dato che ciò significa costruire nuove linee e sezioni, modernizzare quelle esistenti, colmare i collegamenti mancanti, rimuovere le strozzature e aggiungere una struttura digitale all'infrastruttura fisica. È tempo - ha osservato van der Jagt - di affrontare tutte le questioni che ostacolano lo sviluppo di servizi di trasporto merci transfrontalieri senza soluzione di continuità e di creare un vero spazio ferroviario europeo unico».
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