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Il Senato USA ha approvato le norme sul trasporto marittimo avversate dal World Shipping Council
Il WSC ritiene, tuttavia, che il testo sia migliore di quello passato alla Camera
23 marzo 2022
Ieri la Commissione Commercio, scienza e trasporti del Senato degli Stati Uniti ha approvato l'Ocean Shipping Reform Bill, disegno di legge che ha già ottenuto il via libera dalla Camera e che è fortemente avversato dal World Shipping Council (WSC), l'associazione che rappresenta le principali compagnie di navigazione containerizzate mondiali. «La Commissione - ha sottolineato la senatrice Maria Cantwell, presidente della Commissione, aprendo i lavori - è consapevole che queste compagnie di navigazione oceaniche stanno realizzando utili record. Nel 2021 hanno realizzato utili per 150 miliardi di dollari e si prevede che nel primo trimestre di quest'anno il volume delle importazioni via mare aumenterà di oltre il 30%». Riferendosi alle proteste degli agricoltori americani veicolate dall'American Farm Bureau Federation, secondo cui irragionevoli pratiche messe in atto dai vettori marittimi danneggerebbero la competitività delle esportazioni americane, Cantwell ha specificato che «i nostri agricoltori non vogliono un trattamento speciale. Semplicemente non vogliono essere sfruttati in nome di profitti record».
Per il WSC, invece, il disegno di legge è fondato su motivazioni totalmente errate in quanto - ha ribadito per l'ennesima volta l'associazione ripetendo le motivazioni addotte dalle compagnie di navigazione per giustificare le disfunzioni della supply chain - i problemi non sono generati dalla parte marittima della catena logistica, quanto da quella terrestre. «Gli americani - ha replicato il World Shipping Council - continuano ad importare merci a livelli record, tanto che i porti statunitensi e la forza lavoro logistica a terra non sono in grado di movimentare tutti i carichi. I vettori marittimi hanno schierato tutte le navi e tutti i container disponibili e stanno movimentando più merci che in qualsiasi momento della storia, ma gli ingorghi a terra negli USA tengono le navi bloccate fuori dai porti statunitensi. Questa congestione delle importazioni - ha precisato il WSC - sta riducendo anche la capacità e gli spazi necessari per assicurare il flusso ininterrotto delle esportazioni statunitensi».
Se il World Shipping Council è nettamente contrario all'introduzione di questa legislazione, tuttavia ha manifestato meno preoccupazione per il testo approvato dalla Commissione del Senato. Secondo l'associazione, infatti, «in realtà il disegno di legge della Camera peggiorerebbe la congestione esistente. In confronto, il disegno di legge del Senato, nonostante comporti alcuni degli stessi rischi di conseguenze negative non intenzionali - ha chiarito il WSC - fornisce ai regolatori un'autorità sufficiente utile ad ottenere una normativa finale corretta».
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