- Nel 2021 le performance finanziarie della società di noleggio di navi portacontenitori Global Ship Lease (GSL) hanno raggiunto valori record registrando un'accentuata crescita che è stata determinata sia dalla fase assai positiva attraversata dal mercato in cui opera l'azienda sia dall'incremento della consistenza della flotta della compagnia che è salita da 43 portacontainer alla fine del 2020 a 65 unità alla fine dell'anno successivo.
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- Nel 2021 i ricavi della GSL si sono attestati a 447,9 milioni di dollari, con un rialzo del +58,4% sull'anno precedente, di cui 402,5 milioni di ricavi su base time charter (+42,6%). L'utile operativo è ammontato a 237,5 milioni di dollari (+126,7%) e l'utile netto a 171,5 milioni di dollari (+312,8%). Tutti i valori di queste voci del bilancio annuale 2021 costituiscono cifre record.
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- Nuovi picchi storici sono stati raggiunti da queste voci pure nel solo bilancio dell'ultimo trimestre del 2021, che mostra ricavi pari a 153,5 milioni di dollari (+119,4% sullo stesso periodo del 2020), di cui 135,2 milioni di ricavi base time charter (+94,4%), un utile operativo di 82,2 milioni (+218,0%) ed un utile netto di 68,5 milioni di dollari (+470,7%). Da segnalare che in ogni trimestre del 2021 i valori di queste voci hanno infranto i record trimestrali stabiliti in precedenza, ad eccezione del solo risultato economico netto registrato nel primo trimestre del 2021.
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- Global Ship Lease ritiene che la fase positiva del mercato in cui opera proseguirà anche in futuro: «guardando avanti - ha spiegato il presidente esecutivo George Youroukos - i fondamentali della domanda e dell'offerta nel settore delle navi portacontainer sembrano destinati a rimanere positivi almeno nel medio termine, con la congestione che dovrebbe essere un elemento costante e con le notevoli esigenze di ripristinare le scorte dei prodotti in vendita che rappresentano un contributo sostanziale alla domanda complessiva. Nonostante una continua ripresa delle attività economiche globali, con implicazioni positive per gli scambi commerciali containerizzati - ha rilevato inoltre Youroukos - nei prossimi due anni è prevista la consegna di un numero limitato di nuove navi nelle nostre classi di piccola e media capacità. La combinazione tra i crescenti costi delle nuove costruzioni, una finestra di consegna lontana causata dalla carenza di capacità dei cantieri navali e la continua incertezza sulle normative ambientali a lungo termine e sulle tecnologie di propulsione stanno scoraggiando gli ordini speculativi che costituivano una caratteristica importante dei precedenti cicli di rialzo del mercato delle navi portacontainer».
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