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La Grecia esorta l'IMO ad agire per garantire la sicurezza della navigazione nel Mar Nero e nel Mar d'Azov
Sinora sono stati confermati quattro attacchi a navi mercantili nel Mar Nero, in tre dei quali sono rimasti feriti alcuni marittimi. Il NATO Shipping Centre allerta la comunità marittima
3 marzo 2022
A causa dell'escalation del conflitto innescato dall'invasione russa dell'Ucraina, la Grecia ha chiesto l'immediata convocazione di un consiglio straordinario dell'International Maritime Organization (IMO) sulla sicurezza della navigazione e dei marittimi nel Mar Nero e nel Mar d'Azov. A tale scopo ieri il ministro delle Attività marittime e della politica insulare di Atene, Ioannis Plakiotakis ha contattato il segretario generale dell'IMO, Kitack Lim, manifestando preoccupazione per gli effetti negativi sui marittimi e sulla navigazione della crisi in atto.
Il ministro Plakiotakis ha precisato che la Grecia ha risposto immediatamente ad un'importante iniziativa della presidenza francese dell'UE, alla quale si sono poi aggiunti altri Paesi comunitari, ovvero Italia, Belgio, Olanda, Danimarca, Germania, Cipro e Malta. Il ministro, inoltre, ha ricordato che una richiesta simile è stata avanzata da altri Stati che non fanno parte dell'Unione Europea, tra cui gli Stati Uniti e l'Australia.
Ricordando poi che molte unità navali della Marina russa sono state dispiegate nel Mar Nero e nel Mar d'Azov e che dal 25 febbraio l'Ucraina ha annunciato la chiusura dei suoi porti alla navigazione commerciale, Plakiotakis ha evidenziato che nel Mar Nero sono sinora stati confermati quattro attacchi a navi mercantili, in tre dei quali sono rimasti feriti alcuni marittimi.
Il ministro greco ha spiegato che la richiesta all'IMO, assieme alla Francia che attualmente detiene la presidenza di turno dell'UE, mira a mobilitare immediatamente l'Organizzazione Marittima Internazionale affinché agisca per proteggere la sicurezza della navigazione nella regione. «Il fatto che molti Paesi si stiano affrettando a partecipare a questa iniziativa - ha sottolineato - conferma la bontà della nostra decisione e dimostra l'urgenza di adottare tutte le misure necessarie per la sicurezza dei nostri marittimi e delle nostre navi».
A conferma dell'elevato rischio per la navigazione commerciale nella regione, ieri il NATO Shipping Centre, organismo che fa da tramite tra la NATO e la comunità marittima mercantile, ha allertato circa l'alto rischio di danni collaterali alle navi civili nella parte nord-occidentale del Mar Nero, come confermato da diversi rapporti indipendenti che segnalano navi mercantili colpite direttamente o direttamente dagli atti di guerra nella regione all'interno delle acque territoriali ucraine e nelle limitrofe acque internazionali. Per allertare la comunità marittima, il NATO Shipping Centre ha emesso una serie di avvisi alla navigazione in cui specifica le aree a rischio, incluse quelle che presentano pericoli per la presenza di mine.
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