- Il porto di Taranto ha iniziato il 2022 accusando una notevole flessione del traffico delle merci essendo state movimentate complessivamente a gennaio 1,03 milioni di tonnellate, in calo del -31,0% rispetto a 1,51 milioni a gennaio 2021. Un apporto positivo è giunto dalla San Cataldo Container Terminal (SCCT), la società della turca Yilport che dalla metà del 2020 ha assunto la gestione del terminal per contenitori del porto pugliese ( del 25 giugno 2020). Apporto positivo che forse attenuerà solo un poco le apprensioni dei vertici dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio e dell'intera comunità economica tarantina che avevano visto l'arrivo di Yilport quale occasione di rilancio delle attività portuali nel segmento dei contenitori, speranze sinora andate deluse tanto che recentemente l'AdSP avrebbe sollecitato l'azienda turca a mantenere gli impegni assunti all'atto dell'acquisizione della gestione delle aree del Molo Polisettoriale.
-
- Yilport aveva previsto di portare nel porto di Taranto volumi di traffico contanerizzato pari a 150mila teu nel 2019, a 350mila teu nel 2020 e a 600mila teu nel 2021. Lo scorso anno, invece, quando Yilport ha avuto in gestione per l'intero anno il terminal, il traffico è stato di appena 11.841 teu, assai distante da quello prospettato anche tenendo conto dell'effetto dell'impatto sull'attività della pandemia di Covid-19 che ha colpito in misura maggiore altri comparti portuali rispetto a quello dei contenitori.
-
- Yilport ha sempre confermato il proprio interesse al rilancio dell'attività su Taranto, promettendo un'intensificazione dei volumi di traffico. A gennaio 2022, in effetti, il traffico dei container al Molo Polisettoriale è stato pari a 10.957 teu, poco meno di quelli movimentati nell'intero 2021 e assai più che gli 866 teu totalizzati a gennaio 2021. Un volume di traffico innalzatosi grazie alla decina di scali di navi del gruppo armatoriale francese CMA CGM, il cui 24% del capitale è detenuto dal gruppo turco Yildirim che possiede la Yilport. CMA CGM e Yildirim detengono tra l'altro ciascuno il 50% del capitale di Malta Freeport, la società che gestisce il container terminal dello scalo portuale maltese di Marsaxlokk su cui si incentrano gli scali nel Mediterraneo delle portacontainer del gruppo armatoriale francese, navi che nelle scorse settimane CMA CGM ha dirottato in piccola percentuale su Taranto.
-
- Se lo scorso gennaio il traffico containerizzato a Taranto, in termini di peso, è salito del +1.788,2% a 153mila tonnellate e quello delle altre merci varie è aumentato del +2,2% a 251mila tonnellate, i volumi di traffico delle rinfuse, invece, hanno registrato pesanti riduzioni, con quelle solide che hanno totalizzato 630mila tonnellate (-49,7%) e quelle liquide fermatesi a 161mila tonnellate (-55,6%).
|